Sanità che stenta e mancanza di scelte strategiche da parte della Regione, riduzione dei trasporti a favore delle zone costiere, servizi pubblici lasciati senza sostegno e scarsità di investimenti per incentivare l'occupazione. L'Abruzzo interno quindi rischia lo spopolamento, con tanti giovani che hanno già fatto le valigie. Il segretario provinciale della Cgil Umberto Trasatti, insieme a Domenico Fontana (Filt-Cgil), Luigi Antonetti (Filcams-Cgil) e Francesco Marrelli (Fp-Cgil), mettono ancora in primo piano la Vertenze delle aree interne Abruzzo diventata patrimonio della Cgil regionale. Sul fronte della sanità «la pianta organica dovrebbe essere di 4053, tra medici, infermieri, figure tecniche e amministrativi, invece sono 3400 maestranze a tempo indeterminato ai quali si aggiungono i 400 precari - ha affermato Marrelli -. Con il blocco del turnover nel 2017 si sono persi altri 95 maestranze. La qualità dei servizi non può essere ottima».
Trasatti ha ricordato che «i dati dell'Istat sull'occupazione in regione vede solo L'Aquila con un -0,1%. Tra l'altro in Abruzzo 80% dei dipendenti sono precari. La zona interna poi ha una percentuale di spopolamento il triplo della media nazionale». Passando ai trasporti, c'è pericolo di esuberi alla Tua, visto il taglio dal 1° giugno dei trasporti su gomma della città e di Avezzano verso Roma. Questa tratta dovrebbe essere passare alla Sangitana. La Cgil chiede alla Regione «di modificare il sistema dei servizi che colpisce le aree interne. Intanto la Cgil provinciale aderisce alla manifestazione di Sulmona del 21 aprile contro il gasdotto e alla lotta contro la restituzione delle tasse da parte delle imprese. È necessario l'intervento dell'attuale Governo che deve rispondere dei suoi ultimi atti, come la nomina del Commissario ad acta per il recupero delle tasse non pagate dalle imprese durante il terrremoto del 2009». Sempre sulla sanità, Simone Tempesta dell'Ugl afferma che «la gestione impropria dei dipendenti e la carenza di personale alla Asl sta generando un demansionamento degli infermieri. In alcuni casi limite gli infermieri professionali sono costretti a pulire i pavimenti e ad occuparsi dei Rot, i contenitori dei rifiuti ospedalieri.