L'AQUILA Entro domani la prefettura relazionerà ufficialmente al Tribunale amministrativo regionale circa l'esito dell'attività di riconteggio dei voti disposta in seguito al ricorso del centrosinistra contro l'esito del voto per le Comunali. Tra meno di 24 ore, dunque, partirà il conto alla rovescia che porterà fino all'udienza - già fissata per la giornata di mercoledì 9 maggio - nella quale i giudici amministrativi dovranno dare il crisma dell'ufficialità a quello che ormai è l'argomento del giorno negli ambienti politici cittadini. Il possibile ribaltone, che, se confermato dal Tar e dal Consiglio di Stato, cambierebbe in maniera sostanziale la composizione del consiglio comunale, portando il sindaco Pierluigi Biondi a non avere più una maggioranza, ha tenuto in fibrillazione la coalizione di centrodestra anche nei giorni di Pasqua. Dopo le ultime indiscrezioni giunte al termine delle operazioni di riconteggio nell'ultima delle undici sezioni finite ai raggi X, attualmente il centrosinistra avrebbe già operato il sorpasso, essendo riuscito a recuperare 42 voti, contro i 41 necessari per ribaltare gli equilibri in seno al consiglio comunale. Tra l'altro, la spada di Damocle del ricorso per via amministrativa s'inquadra in un clima politico di scontro già in atto ormai da qualche tempo, anche all'interno della coalizione che governa il Comune, in vista della scelta delle candidature per le Regionali, con una prova di forza tra la Lega di Salvini e Forza Italia culminata in un burrascoso consiglio comunale, tra tatticismi, assenze strategiche e bordate nei confronti dell'assessore Sabrina Di Cosimo.«Sono assolutamente tranquillo e certo che i giudici amministrativi non vorranno controvertere l'evidente indicazione giunta dagli elettori aquilani», è il commento di Biondi. Che ha poi aggiunto: «Ci vediamo nella mischia, comunque vada».