TERAMO Il Pd ci prova a mettere insieme i pezzi del centrosinistra per costruire un'alleanza in vista delle prossime elezioni in Comune. La giornata decisiva è fissata per domani, quando si riunirà il tavolo politico annunciato nei giorni scorsi e che dovrebbe definire il perimetro della coalizione. Esaurito il mandato esplorativo affidato al presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, che da candidato in pectore dei Dem non ha trovato la sintesi sul suo nome tra i possibili alleati, compresi i civici Gianguido D'Alberto e Giovanni Cavallari, che sono già in campo da giorni, il partito riparte da un possibile accordo tra le forze politiche dell'area di centrosinistra. Dopo i contatti informali tenuti ieri dal segretario provinciale Gabriele Minosse, da quali non sono emerse indicazioni significative, sarà il commissario dell'Unione comunale Sandro Mariani a diramare gli inviti per la riunione chiarificatrice di domani . Di sicuro al tavolo siederà Stefano Alessiani in rappresentanza di Articolo1-Mpd che, però, ha già posto condizioni all'ipotetico accordo. Quella principale è che non si ricorra alle primarie per la scelta del candidato sindaco. Alessiani ha aderito al comitato civico che sostiene D'Alberto e dunque ribadirà l'idea di affidare all'ex consigliere Pd la guida della coalizione. L'esponente di Mdp valuterà comunque soluzioni che al momento non hanno il crisma dell'ufficialità. Il Pd sta preparando, infatti, un ultimo affondo nei confronti di Luciano D'Amico per spingerlo ad accettare la candidatura che cambierebbe di molto i pronostici sul risultato elettorale del 10 giugno. Il recentissimo appello al rettore da parte dei tre consiglieri uscenti del partito Alberto Melarangelo, Maurizio Verna e Flavio Bartolini è stata archiviata dalla dirigenza Dem come l'ennesima uscita in ordine sparso poco efficace per il buon esito di una trattativa delicata e complessa.Nel Pd resta comunque la convinzione che il risultato sia possibile e vicino. La riunione di domani servirà, dunque, anche a mettere insieme una proposta più ampia di quella espressa finora dai Dem. Il campo sarà così allargato a Sinistra Italiana e anche a "Civica popolare" di Paolo Tancredi e Giorgio D'Ignazio. Da quello che emergerà domani si capirà se c'è ancora una strada da percorrere insieme.