Assunzioni poco chiare, bilanci in difficoltà e rapporti tesi con un sindacalista. Sono le accuse che la Filt Cgil muove contro le Autolinee Cerella che nel Vastese si occupa del servizio per studenti, lavoratori e non solo. All'orizzonte c'è l'arrivo di Flixbus. L'attivazione dal 19 aprile del servizio economico sulla tratta per Napoli preoccupa. Quella rotta commerciale secondo Maurizio Di Martino (segretario provinciale del sindacato), Franco Rolandi (segretario regionale) e Germano Di Laudo (segretario generale provinciale Cgil) non è sostenibile. «Per limare le perdite dovrebbe trasportare 50 passeggeri per ogni viaggio. L'azienda usa le risorse regionali per il trasporto pubblico locale per questo servizio commerciale a discapito dei collegamenti con l'entroterra». La questione dà lo spunto per un attacco anche alle politiche della Regione: «Impensabile che non ci sia un assessore ai Trasporti. La Cerella non è stata incorporata nella Tua e questa circostanza rende l'azienda la cenerentola d'Abruzzo». C'è poi il capitolo assunzioni: «Sono stati assunti 4 impiegati - ha detto Rolandi - senza bando pubblico. La Cerella non fa parte della Tua, ma il 51% delle su quote è regionale. Perché non è stato indetto un concorso?». C'è poi la vicenda del sindacalista Paolo Sallese che in passato ha sollevato la questione della sicurezza dei trasporti; dopo averlo fatto ha avuto 5 giorni di sospensione. «Un atto, quello dell'azienda, che non ha rispetto del ruolo del sindacato - ha aggiunto Rolandi - Non abbiamo niente contro il presidente Angelo Pollutri, alcune questioni sono aperte da prima della sua nomina». Dal canto suo, il presidente del cda respinge le accuse parlando di mancanza di collaborazione del sindacato per rilanciare la società. «Dal 2016 chiudiamo i bilanci regolarmente - replica -. Sulla linea per Napoli abbiamo avuto un incremento dell'utenza del 140% e per noi resta una via primaria di espansione aziendale. Per quanto riguarda le assunzioni, si è trattato di stabilizzazioni e non di nuovi ingressi. Infine, voglio ricordare che i nostri non sono autisti, ma agenti: se non ci sono le condizioni di sicurezza, sono loro a non dover far partire il mezzo. Sallese, in quell'occasione, è partito ugualmente. Con gli altri sindacati abbiamo pensato ad almeno dieci soluzioni per fronteggiare la concorrenza. Al tavolo non c'era, per sua volontà, la Filt Cgil».