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Pescara, 24/07/2024
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Data: 05/04/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Partecipate regionali, 100 posti in bilico. Cgil-Cisl-Uil incontrano D'Alfonso e Paolucci: diciamo no ai tagli, vanno tutelati i lavoratori

PESCARA La riorganizzazione delle società partecipate alla luce del percorso stabilito dalla riforma "Madia" è stata al centro di un incontro tra le segreterie regionali di Cgil-Cisl-Uil, rappresentate rispettivamente da Luca Ondifero, Riccardo Gentile e Alberto Stampone, e il presidente della giunta regionale, Luciano D'Alfonso, e l'assessore al Bilancio, Silvio Paolucci.«Un processo di riorganizzazione», osservano i tre sindacalisti, «che, se non adeguatamente governato, rischierà di produrre, molto probabilmente, pesanti ripercussioni in termini occupazionali a partire da quei lavoratori già considerati in esubero che non sono rientrati nei processi di mobilità. La Regione ha confermato esuberi di personale pari a circa 100 lavoratori, un numero inserito all'interno degli elenchi dei nominativi del personale in eccedenza già inviati all'Anpal, ma che non sono stati tutti oggetto di procedure preventivamente convenute con i sindacati come previsto dalla normativa.«La Regione purtroppo, in questi sei mesi, non si è impegnata nell'attuare quanto previsto dal Decreto "Madia" nella corretta gestione del personale soprannumerarie con il mancato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali», hanno denunciato i sindacati al tavolo convocato in Regione.Cgil-Cisl-Uil Abruzzo, conseguentemente a tali mancate procedure previste dalla normativa, hanno richiesto al presidente D'Alfonso e all'assessore Paolucci il coinvolgimento dei sindacati per una serie di motivi. In primis, l'effettuazione di tutti i passaggi con l'azzeramento della tempistica prevista dalla legge per la fase informativa e consultiva e ciò in quanto superata dalla pubblicazione del Decreto ministeriale del lavoro del 23 dicembre scorso. Poi, la costituzione di un apposito tavolo di regia per definire un quadro di riferimento con le indicazioni da seguire nel processo di riorganizzazione e razionalizzazione, nonché la mappatura delle società partecipate anche da altri Enti; Infine, il monitoraggio sullo stato della ricognizione delle singole società partecipate direttamente e indirettamente dalla Regione Abruzzo.Le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil vogliono «la salvaguardia occupazionale e ciò, prioritariamente, mediante un monitoraggio degli effetti del processo di riorganizzazione. C'è bisogno, infatti, di un nuovo assetto normativo da sottoporre al nuovo governo alla luce della non rispondenza degli impegni fissati nell'iter della riforma Madia sulle società partecipate per impedire, anche in Abruzzo, l'adozione di misure che sarebbero sicuramente impugnate per il loro contrasto con il disegno legislativo».D'Alfonso e Paolucci hanno accolto le richieste delle organizzazioni sindacali con «l'impegno di calendarizzare un percorso per cercare soluzioni condivise».

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