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Data: 05/04/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Sisma e tasse da restituire. La città sfila con le imprese. Manifestazione il 16 aprile e corteo dalla Fontana Luminosa fino in centro. Pronto un nuovo ricorso al Tar per chiedere di sospendere i pagamenti

L'AQUILA Una riunione-fiume partecipatissima. Poi, la decisione di indire, per il 16 aprile, una manifestazione cittadina contro la restituzione delle tasse sospese dopo il sisma, con concentramento alle 10,30 alla Fontana Luminosa e corteo in centro storico. In piazza imprenditori e lavoratori, rappresentanti di aziende e associazioni di categoria, politici locali e sindacalisti. È una "chiamata alle armi" che investe tutta la città: «In gioco non c'è solo il futuro delle 350 imprese coinvolte. Ci sono migliaia e migliaia di posti di lavoro», è il messaggio emerso. Una corsa contro il tempo, con un duplice obiettivo: ottenere la sospensiva dal Tar Abruzzo, che consentirebbe di "congelare" i pagamenti, e strappare al governo l'impegno di un decreto-legge che interpreti, in modo differente, la misura messa in atto dall'Unione Europea, elevando la soglia del de minimis a 500mila euro, in franchigia. Se così fosse, buona parte delle aziende sarebbe salva.FRONTE COMPATTO. Sala di Palazzo Silone stracolma, per la riunione indetta dal vicepresidente della Regione, Giovanni Lolli. Presenti, tra gli altri, il sindaco, Pierluigi Biondi, l'assessore al Bilancio, Annalisa Di Stefano, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, i deputati eletti all'Aquila, Stefania Pezzopane, Gaetano Quagliariello, Luigi D'Eramo, Antonio Martino e una folta rappresentanza di parlamentari abruzzesi.Hanno risposto all'appello anche i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil e delle associazioni di categoria Confindustria, Confcommercio, Ance, Api e Cna. Per la parte tecnica del procedimento erano presenti l'avvocato Roberto Colagrande, che sta curando i ricorsi, e il presidente dell'Ordine dei commercialisti, Ettore Perrotti. TUTTI IN PIAZZA. «È stata una riunione importante e molto partecipata», ha dichiarato Lolli, «da cui è uscita la volontà del territorio di indire una manifestazione cittadina che si terrà il 16 aprile, con concentramento alle 10,30, alla Fontana Luminosa, per raggiungere poi il centro storico». Due gli obiettivi di fondo: «Chiedere al Tar la sospensiva al provvedimento di nomina del commissario straordinario, che consentirebbe di guadagnare tempo», ha aggiunto, «e sospendere i pagamenti. Dal governo, tramite un incontro che i parlamentari abruzzesi chiederanno al presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni, pretendiamo l'impegno all'emanazione di un decreto-legge che interpreti la misura di recupero imposta dall'Ue il 14 agosto 2015, applicando il de minimis a 500mila euro e in franchigia. Correttivi che metterebbero al riparo buona parte delle aziende». Una partita che supera i 140 milioni di euro, quanto a tasse sospese. Ma che vale il futuro di centinaia di aziende e migliaia di posti di lavoro. SARÀ BATTAGLIA. «Riapriremo da subito un'interlocuzione con l'Ue e con il governo nazionale», ha detto il sindaco Biondi, che ha scritto al commissario Ue, Margrethe Vestager. «Sarà battaglia fino all'ultima goccia di sudore, dal punto di vista politico, giudiziario e civico, perché chiameremo a raccolta la città contro questo provvedimento iniquo: non lasceremo nulla di intentato. Chiunque pensa di infliggere un colpo mortale a questo territorio capirà che ci sono istituzioni e persone pronte a difenderlo». SI MUOVA LA CITTÀ. «Al fianco degli imprenditori scenderanno in campo i dipendenti», l'annuncio di Ezio Rainaldi, delegato Confindustria alla ricostruzione. «La città deve capire che in ballo ci sono migliaia di posti di lavoro. È una corsa contro il tempo». Il presidente dell'Ance, Ettore Barattelli ha parlato «di una bella prova di coesione. Adesso occorre un forte intervento istituzionale, di natura politica e mediatica, per portare la questione sul piano nazionale. Il nostro comparto, con questa partita, ha in gioco circa 15 milioni per 20 aziende». Il 7 aprile verrà depositato il doppio ricorso al Tar, contro la nomina commissariale e la decisione Ue. Il verdetto il 18 aprile.

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