L'AQUILA «A Pescara quasi 160 milioni di euro, all'Aquila, al capoluogo di regione, soltanto le briciole, come Fare Centro o altre iniziative che non arrivano complessivamente a 20 milioni, ma enfatizzate al punto tale che sembrava chissà quale regalo ci stava facendo la Regione Abruzzo e il presidente-senatore Luciano D'Alfonso, in particolare». Parole e musica sono del consigliere comunale e capogruppo di FdI, Giorgio De Matteis, che lancia accuse al presidente della Regione, in merito ai finanziamenti «elargiti a Pescara, mentre all'Aquila sono state date solo le briciole», sottolinea De Matteis.«Al capoluogo adriatico, ad esempio, sono stati assegnati 18.350.000 per il collegamento al tracciato ferroviario dell'Aeroporto d'Abruzzo; e 11.520.000 per la demolizione e ricostruzione delle palazzine Ater in via Lago di Borgiano, mentre le nostre all'Aquila sono ancora in attesa di decisioni», afferma De Matteis. «E ancora, i 32 milioni per il depuratore di Pescara, 10 milioni per la velocizzazione della linea ferroviaria Pescara-Roma, che taglia fuori L'Aquila; i 16 milioni per il porto di Pescara, più altri 15 per la viabilità, 15 per il Prg portuale, 3,5 per la diga foranea. E poi i circa 7 milioni per lo sviluppo urbano sostenibile; 5,5 milioni per il completamento del Museo del Mare e Città della Musica; 12 milioni per l'Area di Risulta, l'ex tracciato ferroviario. 1,5 milioni per la palestra del Liceo scientifico Galilei (da noi i ragazzi devono fare i doppi turni perché le palestre sono terremotate). L'elenco è lungo», prosegue De Matteis, «e ci sono 2,8 milioni di fondi ex Pain per manutenzione straordinaria; 1.350.000 per un percorso ciclabile da Pescara a San Giovanni Teatino. Ci sono pure 50 mila euro per un mercatino etnico, mentre qui da noi gli ambulanti del mercato fanno la fame. È una vergogna», conclude De Matteis. «D'Alfonso ha convocato una riunione con il sindaco Alessandrini, Dezio e molti dirigenti regionali per un monitoraggio sullo stato delle procedure del Piano strategigo per Pescara. Ha esortato le persone convocate a "mettere cuore e cervello sull'uso dei 17 mila metri quadrati di costruito della stazione ferroviaria di Pescara».