TERAMO«Non mi presto a derive fantasiose». Giandonato Morra non aggiunge altro nel commentare le recenti evoluzioni della trattativa nel centrodestra che lo vedono come potenziale candidato sindaco nelle elezioni del 10 giugno. Poche parole, una frase lapidaria, attraverso cui traspare comunque l'indisponibilità a farsi logorare in un gioco al rialzo tra i potenziali alleati per accaparrarsi posizioni di vantaggio nella tornata elettorale e in quelle che probabilmente seguiranno a stretto giro. Il messaggio non è direttamente rivolto alla Lega, che intende collocare l'investitura definitiva di Morra nell'ampio mosaico delle scelte che il centrodestra dovrà fare in vista dei futuri appuntamenti con le urne, ma ha un contenuto chiaro nella sua essenzialità. La richiesta da parte del Carroccio di un segnale politico nazionale da parte di Fratelli d'Italia, che di fatto legittimi la candidatura a Teramo del proprio coordinatore regionale, cade nel pieno delle febbrili consultazioni per la formazione del governo. Rischia, dunque, di passare del tutto inosservata sui tavoli romani da cui dovrebbe arrivare il nulla osta che garantirebbe alla Lega ruoli chiave in altre consultazioni a fronte dell'avallo alla candidatura di Morra. Al di là dei tatticismi e delle logiche di partito, però, resta il fatto che il possibile designato alla guida del centrodestra teramano ha già chiarito che lui non ha chiesto niente a nessuno. Il suo nome è stato fatto prima dalle componenti civiche dell'eventuale alleanza e successivamente è passato al vaglio del tavolo politico regionale. Il rinvio a prese di posizione a livello nazionale che benedicano la scelta teramana sposta ancora più su l'asticella di un accordo che, con questa progressione, rischia di diventare irraggiungibile. Morra, che ha anche chiarito di non aver mai sopportato chi tenta di mettergli in testa cappelli politici, pur rivendicando la sua storica militanza di destra, non si considera né messo in discussione né tanto meno possibile candidato a scadenza. Nelle prossime ore il tavolo di centrodestra si riunirà di nuovo per verificare se la trattativa ha fatto passi in avanti dopo l'incontro interlocutorio di mercoledì. Ci sarà anche Morra che però ha già chiarito come la pesa.