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Data: 15/04/2018
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Trasporti: rissa tra Cgil e D'Alessandro «Sei arrogante», «fate perdere soldi!» Polemiche al vetriolo su convocazione dell'ex consigliere regionale (ora deputato) di riunione dopo sue dimissioni escludendo il sindacato

PESCARA - La convocazione del dimissionario consigliere regionale d'Alessandro di una riunione sui trasporti è atteggiamento arrogante e presuntuoso!". "Le posizioni difese da Rolandi, che fa politica, hanno portato nel tempo a perdere centinaia di migliaia di euro, tanto pagano i cittadini!".

Parole grosse, segno di uno scontro oramai frontale, quelle del segretario regionale Cgil Sandro Del Fattore, e del segretario regionale Cgil trasporti Franco Rolandi da un parte, e in replica del neodeputato del partito democratico Camillo D'Alessandro, consigliere regionale con delega ai trasporti, dimessosi per incompatibilità nel consiglio regionale di martedi scorso.

L'incandescente confronto, solo l'ultimo intorno alle politiche sui trasporti abruzzesi, è stato scatenato questa volta dalla convocazione da parte di D'Alessandro, di una riunione per venerdì 13 aprile, sulla riorganizzazione dei servizi commerciali e del trasporto pubblico locale.

A cui la Cgil non è stata invitata, a differenza di altre sigle sindacali, e sopratutto, obiettano Del Fattore e Rolandi, indetta da parte di un consigliere regionale non più in carica, e che dovrebbe più occuparsi di trasporti.

"Nel continuo balletto delle dimissioni e delle incompatibilità - scrivono dunque in una nota al vetriolo Del Fattore e Rolandi - derivanti dalla recente elezione in Parlamento sia del presidente della Giunta Luciano D'Alfonso, con delega alle infrastrutture e trasporti, e del consigliere D'Alessandro, con delega regionale ai trasporti, abbiamo appreso che in occasione della recente seduta del consiglio Regionale, sono state annunciate formalmente le dimissioni del neo deputato D’Alessandro".

"Pur consapevoli che dette dimissioni, per essere ufficialmente operative, necessitano di apposita ratifica che avrà luogo presumibilmente in occasione della prossima seduta di Consiglio Regionale, non ci saremmo mai aspettati che l'onorevole D'Alessandro, da dimissionario, volesse ulteriormente ed ostinatamente continuare a personalizzare una politica di riorganizzazione del settore fino ad ora chiaramente fallimentare, convocando e scegliendo solo alcune organizzazioni sindacali e solo alcuni e specifici interlocutori politici".

"Oggetto della convocazione, manco a dirlo - incalza la Cgil - è la riorganizzazione dei servizi commerciali e del trasporto pubblico locale, tema sul quale si incardinano le note delibere di Giunta Regionale con le quali sono state pianificate da un lato la rinascita di Sangritana Spa e dall'altro le contestuali penalizzazioni di tutti i collegamenti extra regionali attraverso la decontribuzione di alcune tratte assolutamente vitali per le aree interne della nostra Regione".

"La Filt Cgil e la Cgil regionale - accusa poi la Cgil - unitamente a tutti coloro che hanno manifestato palesemente la propria contrarietà a questo progetto in grado di destabilizzare lo scenario trasportistico abruzzese, sono stati, non a caso, progressivamente discriminati ed esclusi da qualsiasi tavolo di confronto o concertazione istituzionale. Questa ulteriore convocazione, assolutamente anomala nella tempistica e nella scelta complessiva degli interlocutori, costituisce un'ulteriore prova di un comportamento istituzionale assolutamente arrogante e presuntuoso".

La Cgil auspica dunque che "la Regione Abruzzo debba con estrema urgenza ed indifferibilità dotarsi di una nuova figura Istituzionale che assicuri stabilmente e con autorevolezza la guida del settore dei trasporti fino a conclusione della legislatura in modo da poter rivisitare alcune decisioni a nostro avviso sbagliate e affrontare al tempo stesso alcune drammatiche urgenze che attengono il settore".

Veemente la replica di D'Alessandro, che accusa senza mezzi termini Rolandi, ma non il cofirmatario della nota Del Fattore, di "fare politica", e di aver provocato danni economici alla Tua.

" Da un sindacato ci si aspetta almeno il rispetto e la conoscenza delle regole istituzionali, - va alla carica D'Alessandro - purtoppo il segretario regionale della Cgil trasporti è impegnato in una battaglia politica , non sindacale, dai caratteri addirittura di aggressione personale, ma coprendosi dietro il ruolo del sindacalista , piuttosto approfondisse e capirebbe che un consigliere dimissionario è in carica fino alla sua sostituzione, cioè al prossimo consiglio, non esistono nelle Istituzioni dei vuoti, quelli possono esserci nella educazione o nel rispetto, ma non nelle Istituzioni".

"Nel periodo del ventennio esisteva un solo sindacato, - incalza il neodeputato - addirittura qui si stabilisce come una lesa maestà il fatto che la Regione, su richiesta di tre sigle sindacali, faccia un confronto su un tema richiesto dalle sigle sindacali . Non certo da me. Quindi quale sarebbe la ferita , il motivo di tanto rancore?".

"Alcune posizioni difese da Rolandi - va al dunque D'Alessandro - hanno portato nel tempo a perdere centinaia di migliaia di euro, tanto pagano i cittadini non Rolandi, come il doppio agente su una tratta che ha generato centinaia di migliaia di euro di perdite, cosi come quando la società di riscossione Sistema poteva essere salvata, cioè nel periodo e su proposta dell'ex presidente dell'Arpa Cirulli, non si aderì ad una proposta che pure avrebbe salvaguardato i conti ed oggi non ci troveremo nelle condizioni attuali, così come saremmo stati sanzionati se avessimo seguito la tesi della Cgil sulla separazione contabile e non societaria: proprio a gennaio chi non lo ha fatto è stato sanzionato dall'Autorità della concorrenza".

"Purtroppo se si fa politica e non sindacato quando non si hanno argomenti si attaccano le persone e si scappano dai problemi, anche quelli lasciati da posizioni sindacali , che nulla hanno a che fare con la difesa dei diritti degli utenti. Ora basta, basta davanti alla articolazione di menzogne, all'uso di parole in libertà, alle volgari ricostruzioni. Ora si cacciano tutti i numeri su tutto, dove si perdono risorse per non attuare riorganizzazioni del servizio che trascinerebbero Tua al fallimento . Le Istituzioni e la politica non possono piegarsi ai ricatti ed alle guerre sindacali, a chi alza più la voce per qualche tessera in più. Per queste ragioni se Rolandi ritiene di fare il segretario e non l'avversario politico, che si fa in altre sedi, non certo usando il sindacato, mi farebbe piacere se a seguire l'incontro con le altre organizzazioni sindacali si possa tenere lo stesso confronto con la Cgil", conclude D'Alessandro.

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