L’AQUILA. Camillo D’Alessandro, neo eletto deputato, martedì scorso in Consiglio regionale ha presentato le proprie dimissioni da consigliere regionale a causa dell’incompatibilità sorta proprio dopo l’elezione in Parlamento.
Ma come delegato ai trasporti ha ancora qualcosa da fare e continuerà a farlo fino a questa sera. Questo alla Filt Cgil non è andato giù.
Lunedì scorso, infatti, D’Alessandro, alla vigilia del suo discorso d’addio commosso al Consiglio («sono entrato che avevo 29 ne esco che ne ho 42») ha convocato per la giornata di oggi in sala giunta, in Regione a Pescara, alcune sigle sindacali, il vice presidente Lolli, il presidente del Consiglio Di Pangrazio e i
Consiglieri Regionali Pietrucci, Berardinetti e Di Nicola oltre che i Presidenti di Tua e Sangritana Spa.
D’Alessandro ha anche assicurato la presenza dello stesso presidente Luciano D’Alfonso (che a dimettersi non ci pensa proprio, per ora) che un’ora prima, sempre in viale Bovio, si dovrà occupare del bando della Regione Abruzzo per l’affidamento dei collegamenti marittimi tra l’Abruzzo e la Croazia.
Ma D’Alessandro di cosa parlerà?
Oggetto della convocazione è la riorganizzazione dei servizi commerciali e del trasporto pubblico locale, tema sul quale si incardinano le note delibere di Giunta Regionale con le quali sono state pianificate la rinascita di Sangritana Spa e «le contestuali penalizzazioni», come le definisce la Filt, «di tutti i collegamenti extra regionali attraverso la decontribuzione di alcune tratte assolutamente vitali per le aree interne della nostra Regione».
Franco Rolandi (Filt Cgil) e Sandro Del Fattore (Cgil) sostengono che questa ulteriore convocazione, «assolutamente anomala nella tempistica e nella scelta complessiva degli interlocutori», sia un’ulteriore prova di un comportamento «istituzionale assolutamente arrogante e presuntuoso».
«Continuiamo ancor di più ad essere convinti che la Regione Abruzzo debba con estrema urgenza ed indifferibilità dotarsi di una nuova figura Istituzionale che assicuri stabilmente e con autorevolezza la guida del settore dei trasporti fino a conclusione della legislatura in modo da poter rivisitare alcune decisioni a nostro avviso sbagliate e affrontare al tempo stesso alcune drammatiche urgenze che attengono il settore», chiudono i due sindacati.
D’ALESSANDRO CONFERMA
Intanto Camillo D’Alessandro conferma che, nonostante le dimissioni, ha ancora qualcosa da concludere e se la prende con il «sindacalista politico» che lo attacca.
«La mia colpa? È che lavoro per la Regione anche gli ultimi giorni e mi sono permesso di convocare una riunione di altre sigle sindacali», scrive su Facebook D’Alessandro.
«Ho convocato anche il sindacalista e la sua organizzazione sindacale nella speranza che non saranno assenti come nella riunione del Cal».
D’Alessandro rivendica il lavoro fatto: «lascio un settore riformato, salvato, dove tuttavia c’è tanto lavoro da fare. Da parlamentare continuerò a seguire i temi di cui mi sono occupato per dare una mano, tuttavia sarò ancora più libero di denunciare e portare in Parlamento distorsioni di un servizio fondamentale per i cittadini , subito dopo la sanità, il più importante , quello della mobilità , il diritto alla mobilità».
L’AUTISTA CHE FA LA FOTO?
E sempre D’Alessandro annuncia che denuncerà l’autista (non si sa ancora chi sia) che ha scattato una foto mentre era alla guida di un bus. L’immagine che ritrae, tra gli altri Camillo D’Alessandro in viale Bovio, davanti al portone di ingresso degli uffici della Regione, è stata pubblicata dal blog di Lilli Mandara.
Scrive il neo deputato su Facebook: «che ne pensate di un autista che porta cittadini, nel traffico di Viale Bovio con il telefono in mano a fare fotografie con il suo cellulare? Credo sia pericoloso. Con le telecamere che ci sono lungo Viale Bovio, con la certezza dell’orario in cui è stata scattata la foto, con la denuncia che presento questa mattina e che aprirà una indagine arriveremo ad individuare chi ha scattato la foto mentre portava un autobus, con tutte le conseguenze del caso. Tra l’altro pensando di svelare riunioni carbonare, ma era la conclusione della riunione pubblica del Cal di ieri, dove erano tutti presenti tranne una sigla sindacale , si intravede tra gli altri Chiacchiaretta presidente dell’Anav».