Il consigliere regionale di M5S Domenico Pettinari torna ancora una volta a parlare di trasporto pubblico locale in occasione di una protesta “spontanea” dei lavoratori di Tua spa sotto il palazzo della Regione Abruzzo di viale Bovio a Pescara. Pettinari usa toni forti per denunciare quello che, a suo avviso, è il fallimento della politica dell’azienda unica del Tpl nata dalla fusione di Arpa spa Gtm e Fas. Oltre ad alcune critiche giustificate, i bus obsoleti e i tagli alle corse che servono le zone interne della regione, Pettinari parla di esubero di personale amministrativo, 100 unità, che dovrebbero “ tornare” sui bus a fare il controllo biglietti antievasione….” e quel che è ancora più grave, di pericolo per i passeggeri e per il personale viaggiante perché spesso sul quadro comandi dei bus ci sono le spie rosse accese.! L’esubero di cento addetti agli uffici, ammesso che tale numero sia rispondente al vero, non significa necessariamente il ritorno degli stessi sui bus per la verifica dei titoli di viaggio: infatti, non tutti gli impiegati di Tua, in ipotetico esubero, potrebbero o dovrebbero svolgere questa mansione. Inoltre non si capisce perché il consigliere regionale parli di ritorno. Per il problema della sicurezza dei bus, egli afferma di esser contro la privatizzazione del Tpl, ma invece di indicare misure, concrete, possibili e praticabili per rilanciare e potenziare il servizio, usa espressioni oltremodo allarmistiche che non giovano di certo all’immagine ed al nome di un’azienda che è a totale capitale pubblico.

Aristide Ricci