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Data: 16/04/2018
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Candidato Governatore: Spunta Giuliante, esercito di amministratori verso la Lega

L'AQUILA - Spunta il nome dell'ex assessore regionale Gianfranco Giuliante per la corsa alla presidenza della Regione Abruzzo, che tornerà al voto tra l'autunno prossimo e la primavera 2019.

Responsabile regionale dei dipartimenti nel movimento di Matteo Salvini, l'aquilano Giuliante, 65 anni, ha abbracciato la causa leghista nell'ultimo anno dopo una lunghissima militanza ed esperienza amministrativa nell'estrema destra e, poi in Alleanza Nazionale e infine nel Popolo delle libertà. Amico fraterno del compianto ex ministro Altero Matteoli, sembrava potesse avere una chance alle politiche del 4 marzo, ora torna d'attuaità per la corsa alla Regione anche alla luce della rivendicazione della scelta, all'indomani del voto nazionale, da parte del coordinatore regionale e neo deputato Giuseppe Bellachioma.

Tuttavia, i vertici di un partito che in Abruzzo viaggia sempre più con il vento in poppa ufficializzando a raffica nuove adesioni, sulla corsa alla presidenza della Regione appaiono più cauti: un po' a sorpresa è lo stesso Bellachioma, parlando ad AbruzzoWeb a frenare sul candidato governatore.

Ma se da un lato il parlamentare ammorbidendo la linea disinnesca il braccio di ferro con Forza Italia che a sua volta aveva rivendicato di diritto la candidatura in virtù del primo posto nella coalizione in Abruzzo in controtendenza nazionale, dall'altrro annuncia il prossimo ingresso di 40 amministratori locali. E tra queste ci potrebbe essere anche qualche caso di forzisti delusi.

"Dopo il successo elettorale del 4 marzo abbiamo detto che potevamo esprimere il candidato presidente della Regione, ritengo che le proposte ci possano essere ma bisogna comunque fare una sintesi", spiega Bellachioma.

"Oggi sono più cauto - ammette - perché mi adeguo alle esigenze di avere un governo nazionale. Salvini ha fatto diversi passi indietro e chiaramente, essendo io un soldato semplice, mi adeguo in nome dell'unità del centrodestra e della necessità di formare un governo".

Il partito, intanto, continua la sua campagna acquisti destinata al migliorare un elettorato che solo qualche anno fa in abruzzo era impensabile: solo negli ultimi giorni si registrano le adesioni del consigliere comunale di Montesilvano (Pescara) Aurelio Cilli e dei consiglieri comunali di Vasto (Chieti) Davide D'Alessandro e Alessandra Cappa.

"Dopo una prima fase successiva alle elezioni abbiamo ricevuto tantissime richieste di adesione, stiamo seguendo un criterio logico per aprire le porte a bravi amministratori che magari vengono da un'esperienza civica - commenta Bellachioma - ritengo che al di là di tutto non è detto che un politico che ha avuto esperienze in altri partiti non possa essere un buon politico".

"Molti vedono in Salvini un punto di riferimento, non solo del centrodestra, molto dipenderà anche da quello che saremo in grado di fare in una compagine di governo - continua il coordinatore regionale - alcuni di quelli che sono entrati nella Lega già gravitavano attorno al partito, altri hanno manifestato l'intenzione anche grazie al fatto che siamo conducendo una campagna elettorale permanente, creando occasioni di incontro e confronto strutturali sul territorio, insieme agli altri due parlamentari eletti in abruzzo Luigi D'Eramo e Alberto Bagnai":

"In questo momento ho circa 40 richieste di adesione in tutto l'Abruzzo - svela Bellachioma - il criterio in base al quale accogliamo nuovi militanti verte su due aspetti, militanza e appartenenza. Valutiamo gli ingressi tenendo conto anche dei requisiti morali, guardando in particolare ad amministratori che non si siano macchiati, poi tutto è assoluto e tutto è relativo, ma cerchiamo di accogliere nuovi aderenti in modo ordinato".

Anche l'altro parlamentare leghista, Luigi D'Eramo, che è rimasto nella giunta comunale dell'Aquila nonostante il pressing degli azzurri a lasciare l'assessorato, appare soddisfatto della crescita del partito, anche se mette in guardia i "mailintenzionati": "La Lega continua con un lavoro quotidiano il processo di radicamento su tutto il territorio provinciale e regionale affrontando le problematiche che vivono da anni gli abruzzesi - chiarisce D'Eramo -. Ora, con l'elezione di tre parlamentari, siamo nella condizione di costruire delle soluzioni che potranno ridare forza e dignità alla nostra gente. Sono numerose le richieste di adesioni di cittadini e di consiglieri comunali, le stiamo valutando con attenzione anche perché non porteremo mai in squadra chi pensa di utilizzare la Lega come un taxi per raggiungere obiettivi diversi da quelli del bene comune e della crescita del partito".

"Rispetto alle elezioni regionali posso affermare che stiamo già studiando alcune grandi questioni che saranno le colonne del programma di coalizione - aggiunge il deputato e assessore comunale dell'Aquila - Soprattutto perché il sistema Pd si sconfigge non solo denunciando i fallimenti della Giunta D'alfonso ma offrendo agli abruzzesi il miglior programma e le migliori candidature".

A proposito dell'ipotesi Giuliante, D'Eramo, che in giovanissima età è stato scoperto politicamente proprio dall'ex assessore regionale (anche se poi tra i due c'è stata una clamorosa rottura nel corso di un congresso aquilano di An), chiarisce che "non sento Giuliante da un po' ma non credo che questa ipotesi sia all'ordine del giorno".

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