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Pescara, 24/11/2024
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Data: 17/04/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
D’Alfonso governatore la “partita” è un rebus

PESCARA Per la Regione il tempo è scaduto. Da ieri, secondo quanto comunicato nei giorni scorsi dal presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, sono scattate le procedure per sciogliere il nodo sulla incompatibilità del doppio incarico rivestito da Luciano D’Alfonso: governatore e senatore della Repubblica. Dopo la proclamazione degli eletti da parte della Corte d’Appello dell’Aquila, D’Alfonso aveva infatti 30 giorni di tempo per comunicare la sua incompatibilità e optare per uno dei due incarichi. Non lo ha fatto (o almeno non ci sono notizie in tal senso) e sono pertanto scattate le procedure di legge che entro 10 giorni, presumibilmente il prossimo 26 aprile, porteranno la giunta delle elezioni della Regione a riunirsi per decidere la decadenza di D’Alfonso dalla carica di governatore. L’organismo è composto da tutti i capigruppo del consiglio regionale ed è presieduto dallo stesso Di Pangrazio. Secondo alcune interpretazioni della norma, questo percorso è tuttavia subordinato al pronunciamento della giunta delle elezioni del Senato, in quanto la legge nazionale prevale sempre sui regolamenti regionali. E l’organismo di Palazzo Madama non solo non si è pronunciato, manon è stato ancora costituito visto che in Parlamento, dopo l’elezione dei due organismi di presidenza, si è solo proceduto alla nomina dei questori e delle commissioni speciali. Ecco perché i ripetuti appelli di Forza Italia e del M5S, indirizzati a Di Pangrazio per procedere in tempi rapidi alla convocazione della giunta delle elezioni della Regione, rischiano di tradursi in un mero esercizio accademico. Lo stallo per la formazione del nuovo governo è del resto una buona carta a vantaggio di D’Alfonso, che gli consentirà di guadagnare altro tempo (i famosi 100 giorni) prima di cedere il passo al suo vice, Giovanni Lolli. L’impressione è che l’incrocio delle procedure nazionali con quelle regionali non potrà avvenire prima del prossimo mese di giugno, aprendo soltanto ad estate inoltrata la partita per il ritorno alle urne in Regione.

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