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Data: 19/04/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Il Treno-tram? Meglio minibus elettrici e bici»

Una pista ciclopedonale con il supporto di minibus elettrici con la funzione di raccordo e di navette con le aree del circondario. Arriva un assist importante per quella che è la tesi privilegiata dagli ambientalisti sull'utilizzo dell'ex tracciato delle Sangritana tra Lanciano e San Vito, dismesso da più di dieci anni con la costruzione della nuova linea diretta e lo spostamento della vecchia stazione dal centro urbano nella zona periferica di via Bergamo. La proposta arriva da uno studio del tecnico del settore, Lucio D'Intino, che boccia l'ultimo progetto, in larga parte condiviso da Comune e Regione, del Treno-Tram da far correre sui binari utilizzando come fermate le vecchie stazioni sparse sul tracciato. «Il Treno-Tram - dice D'Intino -, oltre che impattare negativamente sul paesaggio urbano con orribili tralicci di sostegno, provocherebbe un inquinamento acustico di non poco conto, avrebbe costi eccessivi e non migliorerebbe il raccordo con il territorio». Invece, la soluzione della pista ciclabile potrebbe coprire il percorso che va da Marcianese alla zona artigianale a ridosso del grande quartiere di Santa Rita. «In questo modo - sostiene D'Intino - si verrebbe anche a realizzare urbanisticamente l'auspicata zona cerniera dell'ex ippodromo allargata al piazzale della vecchia stazione, dando continuità al corso Trento e Trieste con via del Mancino e via del Verde che così sarebbero accorpate al centro della città, mentre negli spazi del piazzale della stazione potrebbero sorgere parcheggi, aree verdi, e altre strutture».

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