PESCARA Potrebbe essere il giorno della verità per mettere il punto sulla questione dei rincari dei pedaggi autostradali sulla A24 e la A25. Questa mattina sono attesi proprio tutti nella sede della Cna regionale di Pescara: un confronto serrato tra i rappresentanti delle sigle sindacali del settore autotrasporti (Asso- Tir, Cna-Fita, Confartigianato, Fai, Fiap, Sna Casartigiani) e i parlamentari eletti in Abruzzo, a cui sarà presentato un pacchetto di richieste a tutela delle aziende. Misure necessarie per contenere il “caro-pedaggi” e scongiurane gli aumenti futuri. Ma sarà anche l’occasione per affrontare i temi della sicurezza e dei servizi. Intanto, alcune precisazioni in ordine al servizio di Report andato in onda lunedì sera su Rai3, arrivano dalla concessionaria Strada dei parchi: «Sul tema delle tariffe è stato omesso di dire che l’aumento non è dipeso da una “scelta solitaria” della concessionaria, ma è il risultato di un algoritmo stabilito per legge. L’ultima revisione delle tariffe, poi, è il frutto del cumulo di 4 anni di blocco rimossi dal Consiglio di Stato. Nessuno inoltre - è l’altra precisazione - ha detto che sulle autostradeA24 e A25, per ogni euro di pedaggio 43 centesimi vanno alla concessionaria e i restanti 57 centesimi, a vario titolo, alla parte pubblica. Un caso unico in Italia. Come lo è il fatto che Strada dei parchi paga una rata ad Anas, società che non è più concessionaria delle autostrade». Altra puntualizzazione in ordine al servizio d’inchiesta sulle autostrade: «Ci hanno fatto domande sulle complanari, a cui abbiamo fornito risposte circostanziate di cui nemmeno una parola è stata citata nella messa in onda del programma. Si sono limitati a riprendere la rabbia degli abitanti costretti a pagare il pedaggio». E ancora: «Le complanari sono autostrade a tutti gli effetti. Lo ha deciso il Parlamento con la legge istitutiva della A24 e A25. La società Strada dei parchi ha ereditato questa situazione».