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Data: 21/04/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Minibus si ribalta: muore l'autista

È morto a 43 anni mentre lavorava, dopo essersi ribaltato con un pulmino per disabili. Carlo D'Anteo, autista della società di trasporti fratelli Napoleone, non ha avuto scampo: alla guida del minibus aziendale, prima si è schiantato contro un albero e poi è rimasto schiacciato sotto il mezzo. La tragedia è avvenuta ieri a Orsogna, sulla strada provinciale 538 Marrucina. L'uomo tornava da Guardiagrele ed era diretto a Ortona, dove ha sede la ditta. Originario di Città Sant'Angelo, Carlo viveva in contrada Villa Sarchese, a Ortona, insieme alla moglie Daniela, alla figlia Stefania di 11 anni e al figlio Alessio di 15. L'incidente è accaduto intorno alle 10.30, vicino al campo sportivo. Sulla dinamica indagano i carabinieri del luogotenente Franco Bonaduce: secondo una prima ricostruzione, D'Anteo ha perso il controllo del pulmino - che non trasportava passeggeri - subito dopo una curva. Il mezzo è finito contro un pino che si trova sulla destra della carreggiata, poi si è rovesciato sul lato sinistro, al centro della strada. L'impatto è stato molto violento e il quarantatreenne è morto sul posto: inutile l'intervento del 118 e dei vigili del fuoco, arrivati da Ortona e Chieti. Ancora da accertare le cause dello schianto: gli investigatori, che hanno già ascoltato un testimone dell'incidente, non escludono che l'uomo possa aver avuto un malore, anche perché non sono stati trovati segni di frenata. Carlo è andato dritto contro il suo destino. Il pm di turno, Lucia Anna Campo, ha disposto l'autopsia: l'esame verrà eseguito giovedì prossimo dal medico legale Pietro Falco. Il pulmino è stato sequestrato. Ad avvisare la moglie della vittima, che era a lavoro in un'azienda di Francavilla, sono stati i colleghi del marito. La pagina Facebook di Carlo racconta l'amore smisurato per i suoi due figli, la passione per la pallacanestro, gli animali e il mare. Tra gli ultimi messaggi, una dedica della moglie: «Grazie di amarmi, di esserci sempre, di preoccuparti per me. Grazie di non farmi mancare mai nulla, grazie di avermi resa mamma».
IL CASO
La settimana scorsa il sindaco di Orsogna, Fabrizio Montepara, aveva fatto appello alla Provincia e alla Regione per rendere rapidamente disponibili fondi necessari a sistemare la strada provinciale lungo la quale è avvenuto l'incidente. Già il 22 dicembre scorso su via Raffaele Paolucci, il tratto urbano della Marrucina, si era verificato uno schianto mortale. «È da quando sono stato eletto, nel 2014 - ribadisce oggi Montepara -, che invio decine di lettere, richieste, proposte, sollecitazioni, relazioni della polizia municipale, partecipo a incontri e ogni volta si torna al punto di partenza. Se non avremo in tempi rapidi un progetto cantierabile, approvato e finanziato, sarò costretto ad avviare iniziative drastiche per tutelare l'incolumità dei cittadini che percorrono il viale». Proprio ieri pomeriggio Montepara ha incontrato il presidente della Provincia, Mario Pupillo. Un'altra riunione è prevista lunedì prossimo tra il sindaco di Orsogna e gli amministratori e dirigenti della Provincia.

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