TERAMO Con le primarie appese all'esile filo di una speranza quasi miracolistica e senza la convergenza tra i candidati sindaco d'area di centrosinistra già in corsa Giovanni Cavallari e Gianguido D'Alberto, il Pd tiene aperta la strada della corsa in solitaria. La presentazione ufficiale, fissata per oggi alle 11, del primo dei due aspiranti primo cittadino già in campo metterà un punto fermo, probabilmente definitivo, nel percorso sulle montagne russe dei Dem. Per non spaccare il partito e ritrovarsi dopo le elezioni del 10 giugno con percentuali da "minime all'estero" al Pd rimarrebbe come una possibilità, al netto di ulteriori colpi di scena, l'affidamento alla giovane avvocatessa Alessia Cognitti. A lei verrebbe chiesto di affrontare la sfida delle urne come candidata sindaco alla guida di una lista ufficiale del partito e forse di una civica in appoggio, come fu quattro anni fa per Manola Di Pasquale. Anche questo sbocco, però, presenta qualche incognita. Nelle file Dem affiora il dubbio che Cognitti, consigliera di amministrazione di Ruzzo Reti, possa incappare in una delle cause d'incompatibilità dettate dalla cosiddetta "legge Madia". Quest'ultima, infatti, vieta l'assunzione di cariche negli enti locali a chi nei due anni precedenti ha ricoperto ruoli in società pubbliche o partecipate. Nella casistica indicata rientrano Ruzzo Reti ma anche il Bim di cui è presidente Moreno Fieni, anche lui inserito nei giorni scorsi nell'elenco dei possibili candidati con etichettatura Pd. La questione è da chiarire, anche perché eventuali dimissioni anticipate da parte di Alessia Cognitti dall'incarico nella società acquedottistica ridurrebbe l'impatto dell'eventuale incompatibilità. Una volta archiviata la presentazione di Cavallari, se confermerà la scelta di non affrontare le primarie, il Pd in ogni caso prenderà una posizione definitiva. Nel frattempo D'Alberto, che continua ad avere sostenitori nella variegata schiera Dem, ha ripreso la marcia con l'alleanza civica. Dopo l'apertura infruttuosa alla consultazione preventiva, tanto caldeggiata dai Democratici e all'ultimo momento respinta da Cavallari, il candidato giovedì ha riunito il comitato promotore che lo sostiene per mettere a punto alcuni aspetti organizzativi della campagna. In platea c'era anche l'ex sindaco Angelo Sperandio, l'unico finora riuscito a portare il centrosinistra al governo della città. Le prossime saranno ore decisive anche sull'altro fronte in cerca di una faticosa unità. Tra oggi e domani la dirigenza locale della Lega attende un segnale definitivo per l'eventuale convergenza su Giandonato Morra, già indicato come candidato sindaco da Fratelli d'Italia, Forza Italia, Futuro in e dalla nuova lista civica "Oltre" che fa capo Federico Agostinelli, consigliere provinciale e assessore a Campli.