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Data: 23/04/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Terminal bus incompleto. L'area torna al Comune. La Sistema di Chieti (che nei giorni scorsi ha avviato la procedura di licenziamento collettivo di 46 dipendenti) non ricorre al Tar contro la decadenza della concessione. Dopo sette anni l'opera potrà essere completata. Tra le opzioni c'è anche Tua

LANCIANO Il Comune torna in possesso dell'area del terminal bus di piazza Memmo. L'opera, avviata ormai sette anni fa e mai portata a termine dalla società Sistema spa di Chieti, potrà imboccare adesso la strada del completamento. Il progetto di 550mila euro prevede la realizzazione, nell'area della Pietrosa, di un terminal bus con biglietteria, servizi igienici, stalli, pensiline e sedute.
L'ODISSEA DEI LAVORI. Risale al novembre 2010 la stipula del contratto di concessione per la progettazione, il completamento e la gestione del centro servizi e del terminal bus alla Pietrosa, tra il Comune di Lanciano e la Sistema spa di Chieti. L'importo del project financig (il privato realizza l'opera e, in cambio, la gestisce) è di 550mila euro. I lavori vengono consegnati nel maggio 2011. Ma la prima sospensione arriva già in agosto (l'opera avrebbe dovuto essere consegnata a maggio 2012); il cantiere riprende a ottobre per poi rifermarsi nuovamente a novembre. A gennaio 2012 ruspe e operai riprendono a lavorare ma di nuovo si fermano ad aprile 2013. Subentrano problemi economici della società. Tra sospensioni e proroghe, la data limite per la consegna dei lavori è fissata al 13 luglio 2015. Ma a settembre 2016 il responsabile comunale del procedimento invia una diffida a ultimare i lavori e viene attivata la revoca della concessione per grave inadempimento contrattuale.
CONTRATTO DECADUTO. Nella delibera di giunta del 20 ottobre scorso viene dichiarata la decadenza della concessione con conseguente risoluzione del contratto. In questi mesi la Sistema spa (che nei giorni scorsi ha avviato la procedura di licenziamento collettivo di 46 dipendenti) non ha presentato alcun ricorso al Tar, così nei giorni scorsi la giunta Pupillo ha mosso un altro passo in avanti: ha ripreso in consegna l'area e il cantiere, ormai in abbandono. Alcuni lavori andranno probabilmente rifatti da capo (la controsoffittatura, ad esempio, è stata resa inutilizzabile a causa dei canali di scolo ostruiti). Ma il Comune adesso può voltare pagina.
IL COMPLETAMENTO. Le opzioni sono due: fare un'altra gara per ultimare i lavori o commissionare le opere alla società di trasporti regionale Tua (che avendo assorbito Arpa ha preso in carico anche Sistema), disponibile a un intervento di 500mila euro. «Ci sono delle proposte e le valuteremo nelle prossime settimane», si limita a dire l'assessore ai lavori pubblici Giacinto Verna, «l'amministrazione punta a recuperare l'area e a renderla fruibile per i pendolari e l'accoglienza turistica. Ma vogliamo valutare bene per non ripetere gli errori commessi dalle precedenti amministrazioni».

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