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Pescara, 24/07/2024
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Data: 23/04/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Elezioni comunali a L'Aquila. Slitta al 23 maggio la decisione del Tar. Il ricorso delle opposizioni mira al premio di maggioranza. L'accoglimento ribalterebbe le forze nel consiglio

L'AQUILA Slittano i tempi per capire se al Comune dell'Aquila scatterà "l'anatra zoppa", cioè il sindaco senza maggioranza. Infatti i giudici del Tar, che dovranno decidere al riguardo, hanno differito l'udienza dal 9 al 23 maggio su richiesta delle parti.Alla base della decisione alcune difficoltà istruttorie obiettive. «Va considerato» dicono i giudici in riferimento a una precedente udienza, «che le parti alla camera di consiglio hanno concordemente rappresentato di avere incontrato difficoltà tecniche, che hanno impedito loro di accedere a tutta la documentazione depositata dal Commissario e hanno pertanto chiesto una copia informatica della suddetta documentazione e la dilazione della data dell'udienza pubblica». Il Tar ritiene che «le difficoltà tecniche evidenziate dalle parti giustificano il rilascio da parte della segreteria ai sensi di legge del duplicato informatico di tutta la documentazione depositata dal verificatore il 10 aprile 2018». Evidenziata dai giudici «la difficoltà di accesso alle risultanze dell'istruttoria che incide sui termini a difesa per le produzioni di memorie e documenti in vista della prossima udienza pubblica già fissata per il 9 maggio 2018. Sussistono, pertanto, i presupposti per l'accoglimento della richiesta delle parti di differimento dell'udienza pubblica alla data indicata in dispositivo».Questa decisione è stata presa il 18 aprile dal collegio formato dal presidente del Tribunale amministrativo regionale, Antonio Amicuzzi, e dai consiglieri Paola Anna Gemma Di Cesare e Lucia Gizzi.In ballo, dunque, c'è il premio di maggioranza in riferimento alla scorsa consultazione elettorale comunale. Va ricordato che, sulla scorta di questo premio attribuito al centrodestra, sono stati eletti Luca Rocci, Maria Luisa Ianni, Elisabetta De Blasis, Roberto Junior Silveri, Ersilia Lancia, Giorgio De Matteis, Luigi D'Eramo, Leonardo Scimia, Raffaele Daniele. Qualora il riconteggio fornisse numeri diversi risulterebero eletti al loro posto Maurizio Capri, Emanuela Di Giovambattista, Fabrizio D'Alessandro, Sergio Ianni, Giorgio Spacca, Gianni Padovani, Fabrizio Ciccarelli, Anna Lucia Bonanni, Fabrizio Righetti.Se la decisione ribaltasse l'attuale quadro ci sarebbe, per l'attuale maggioranza, la possibilità di presentare ricorso al Consiglio di Stato allo scopo di ottenere un diverso responso.

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