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Data: 23/04/2018
Testata giornalistica: Il Centro
L'Abruzzo e l'energia» dopo Sulmona. Gasdotto, la battaglia si sposta al Tar. Gli oppositori del progetto Snam sperano nei ricorsi. Pezzopane: come arma abbiamo anche la legge sugli usi civici

SULMONA «Ora dovranno ascoltarci». Il coro unanime si alza il giorno dopo la mega manifestazione, che ha visto sabato scorso più di 6mila partecipanti in città, (il doppio secondo gli organizzatori). Ora, però, non c'è tempo per fare bilanci e sottolineare la portata storica di quanto accaduto. Perché la centrale del gas è già stata autorizzata il 22 dicembre 2017 e l'iter autorizzativo del metanodotto - legato indissolubilmente all'impianto di Case Pente - è in dirittura d'arrivo. Allora, quello che si può fare per non mandare in fumo il mega corteo che sabato pomeriggio ha attraversato Sulmona, è «portare a termine la battaglia legale che ha mosso i primi passi con i ricorsi al Tar contro il via libera alla centrale». Ne sono convinti politici e organizzatori. «Il ricorso al Tar è l'unica arma che abbiamo nell'immediato, e in questa fase politica», commenta il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, «noi non arretriamo contro la Snam. Quello che è stato organizzato a Sulmona valica i confini del nostro territorio. Perciò le nostre istanze vanno ascoltate e accolte». Oltre che a livello legale, la lotta "no Snam" si gioca su quello politico. Per l'onorevole Stefania Pezzopane la chiave di volta sono gli usi civici. «Questo governo che io ho sostenuto non può far finta di niente», interviene, «la soluzione credo sia negli usi civici e nelle norme che regolano tali cose, impedendo insediamenti come quello previsto dalla Snam». Il tempo scorre, e la lenta formazione del nuovo governo non aiuta il fronte del no. «Da Sindaco di Pratola ho partecipato con piena convinzione alla manifestazione a Sulmona contro la Snam, ribadendo la totale contrarietà all'opera», interviene Antonella Di Nino. «Ora, però, tenendo chiare le responsabilità passate di tutta la politica, è tempo che i partiti che ambiscono a fare il nuovo governo mettano da parte veti e tatticismi e diano vita al nuovo esecutivo. È il tempo delle assunzioni di responsabilità, anche sulla questione del metanodotto Snam. Perché altrimenti, come abbiamo già visto, il governo in carica per gli affari correnti procede come un treno, e più si perde tempo, più è probabile che si arrivi alla autorizzazione definitiva». Sulla stessa scia il collettivo studentesco, che commenta: «Dodicimila persone hanno dimostrato che davanti ad un sopruso non c'è Governo che tenga». Il coordinamento No hub del gas, dopo i dovuti ringraziamenti, è già pronto per nuove manifestazioni lungo il tracciato del gasdotto Snam. «Perché #Sulmona21Aprile2018 è stata una data storica, a cui va dato un seguito concreto». La Snam, però, ribadisce: «Per la centrale di Sulmona abbiamo il decreto autorizzativo per la realizzazione. Prima dell'inizio dei lavori, in ottemperanza al Via, faremo una campagna di monitoraggio ambientale che durerà circa un anno. L'inizio dei lavori è previsto per gennaio 2020. Il completamento sarà nel 2022. Per quanto attiene al metanodotto, l'iter autorizzativo oggi è al tavolo di concertazione della Presidenza del consiglio, essendoci stato il diniego della Regione, e si sta tentando, di prassi, di superare questo diniego» .

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