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Data: 23/04/2018
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Le condizioni di Gerosolimo per restare, «Io unico a riequilibrare aree interne» Parla l'ex assessore regionale che annuncia la corsa in solitaria. Alle prossime elezioni con il movimento civico ''Abruzzo insieme''

SULMONA - "Siamo distinti e distanti dalle coalizioni che ci sono, alle elezioni ci presenteremo con Abruzzo Insieme, grande contenitore civico al quale hanno aderito centinaia di amministratori. Le questioni che ho posto al vice presidente Giovanni Lolli per questo ultimo scampolo di legislatura sono le stesse sul tavolo da anni: sanità, masterplan, riequilibrio tra costa e aree interne".

Ha lasciato da qualche settimana la giunta regionale, dimettendosi insieme all'altro assessore Donato Di Matteo, ma per ora il consigliere regionale di Abruzzo Civico Andrea Gerosolimo, non molla la maggioranza di centrosinistra, di cui è stato una spina nel fianco praticamente dall'inzio della legislatura.

Anche se l'ex assessore alle Aree interne detta le condizioni al nuovo timoniere del centrosinista, il vice presidente Giovanni Lolli, che sta gestendo la nuova e difficile fase dopo il flop alle elezioni politiche dello scorso 4 marzo e l'uscita di scena, per la verità non ancora verificatasi nonostante i molti annunci, del presidente della Regione, Luciano D'Alfonso.

È l'appoggio condizionato al centroisinistra la vera novità che emerge da questa chiacchierata con il 44enne politico di Sulmona. Interessante, comunque, il chiarimento sulla collocazione "non con il centrodestra né con il centrosinistra", della sua nuova creatura civica "Abruzzo insieme", in uno schema, non più bipolare, saltato non per il Movimento cinque stelle, bensì - dice - per la fine di una stagione politica.

Le parole di Gerosolimo che nel recente passato ha messo lo zampino determinante nelle due vittorie del centrodestra alle elezioni amministrative di Sulmona ed Avezzano, sono destinate ad influenzare i lavori in corso per il rilancio del centrosinistra che tra le priorità annovera anche la ricerca di numeri sufficienti in Consiglio regionale.

"Il quadro è molto in evoluzione, da anni affermo che lo schema bipolare è finito - ragiona Gerosolimo - e non è finito per il Movimento cinque stelle, Grillo è stato solo il grimaldello finale ma non è saltato per lui. Il mondo sta cambiando, Macron è un ragazzo di 40 anni che ha vinto dopo aver lasciato il suo partito, e lo schema centrosinistra-centrodestra è saltato, sta a noi saper cogliere questo momento e saperci reinventare mettendo la gente nelle condizioni di avere proposte chiare".

In una situazione politica regionale che vede il centrosinistra alla ricerca di un patto di fine legislatura e di un piano per le elezioni, in seno alla maggioranza Gerosolimo è sempre un personaggio importante se non altro per la capacità, fin da inizio legislatura di intercettare il dissenso interno contro la linea del presidente D'Alfonso, arrivando insieme al suo collega civico Mario Olivieri per due volte a creare impasse e blocco amministrativo.

In questa intervista, il consigliere regionale per la prima volta rivendica i risultati raggiunti da assessore: "Mi ritengo soddisfatto del lavoro fatto perché per la prima volta in Abruzzo sono state destinate somme specifiche dell'Fondo sociale europeo alle zone in difficoltà, con Garanzia over abbiamo messo in campo 5 milioni di euro, nella prima tranche, di cui 3,5 destinati alle aree interne e i restanti sul resto della regione".

L'ormai ex assessore ha lasciato l'esecutivo insieme a Di Matteo, che ha annunciato l'addio al Partito democratico e l'adesione a Regione Facile pur essendo rimasto iscritto al gruppo Pd all'Emiciclo. Gerosolimo, che già tre anni fa aveva creato scompiglio nella coalizione togliendo per settimane l'appoggio insiene a Olivieri e al dem Luciano Monticelli, è stato sostituito con Giorgio D'Ignazio, passato dalle opposizione in maggioranza dopo essersi presentato alle politiche con Civica Popolare del ministro uscente alla Sanità Beatrice Lorenzin. Di matteo ancora no perché si spera in un suo ripensamento. Nei giorni scorsi Di Matteo ha festeggiato sessant'anni in un evento con 800 invitati al New Gilda di Brecciarola (Chieti) dando un'ennesima prova della propria forza, anche elettorale, nel Pescarese ma non solo.

Al party anche Lolli che in una recente intervista ad AbruzzoWeb aveva auspicato che Di Matteo tornasse sui propri passi restando assessore e lo ha ripetuto a cena: "I tre tavoli tematici sono al lavoro e accoglieremo le sue richieste", avrebbe detto il vice presidente.

"Ho sollevato una serie di problemi come ha fatto Di Matteo", tiene a precisare Gerosolimo, "li poniamo da sempre, considerando che ci avviamo all'ultimo tratto di legislatura, ritengo che adesso vadano affrontati in modo diverso. Adesso siamo arrivati agli sgoccioli, andando incontro agli ultimi mesi di legislatura c'è l'ultima chiama, quindi chiediamo ora di affrontarli una volta per tutti".

Continuando a rivendicare i risultati raggiunti, Gerosolimo ammette che "gli effetti oggi ancora non si vedono, ma è quella la politica da fare", e lascia intendere che le scelte compiute all'assessorato al Lavoro e alle Aree interne non sono sempre state digerite da tutti nella coalizione e tra gli amministratori.

"Sono andato via nel momento in cui la disoccupazione ha toccato il livello più basso degli ultimi sedici anni, sono dati Istat non li invento io - aggiunge - Sono temi su cui io chiedo una legge, o comunque delle garanzie che facciano diventare sistematico il meccanismo che ho messo in piedi".

"Per far viaggiare l'Abruzzo tutto alla stessa velocità devi mettere in condizione di riprendersi le aree in difficoltà. Questo - fa osservare - va fatto anche in altri settori, non basta ad esempio chiudere gli ospedali nelle zone disagiate, ma va fatta una politica sanitaria sui territori. Capisco che ci sono condizioni diverse rispetto a quelle di vent'anni fa, non sono uno sprovveduto da pretendere miracoli dall'assessore Paolucci, ma auspico - conclude - una politica più oculata che eviti di lasciare sprovviste alcune zone dell'Abruzzo".

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