Nonostante le fatiche per la formazione del nuovo governo, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha trovato il tempo di leggere la lettera che gli hanno inviato il sindaco Pierluigi Biondi, il vice presidente della Regione Giovanni Lolli e il coordinatore dei sindaci del Cratere, Francesco Di Paolo. Una missiva nella quale sono state ricostruite tutte le tappe della vicenda restituzione tasse e con cui, ovviamente, sono state evidenziate tutte le criticità che potrebbero scaturire dalla stangata che incombe su imprese e partite Iva. Ovviamente il presidente non ha una competenza diretta sulla materia, ma ha assicurato un suo interessamento diretto. Svolgerà, insomma, un importantissimo ruolo di facilitatore in questa intricata questione. E' un segnale che incoraggia ulteriormente e che fa seguito alla pronuncia del Tar che, di fatto, ha allungato i tempi dell'iter. Restano, in sostanza, novanta giorni per risolvere alla radice il problema, cercando una sponda nel nuovo governo e riprendo l'interlocuzione con l'Unione europea.
E' stato Giovanni Lolli a interloquire direttamente con il Quirinale. «Ringraziamo il presidente Mattarella per la sensibilità mostrata nei confronti delle istanze di un intero territorio per le quali, ci ha assicurato, mostrerà grande attenzione dichiarano Biondi e Lolli - Si tratta di una battaglia per la sopravvivenza economica e sociale di un pezzo di Italia che rischia di essere punito per aver rispettato le leggi». A seguito della mobilitazione cittadina, popolare e istituzionale, il commissario per la concorrenza, Margrethe Vestager, ha scritto una lettera al sindaco. «Deve essere terribile per la popolazione vedere le proprie case e le proprie attività economiche distrutte da un terremoto ha detto la Vestager -. Comprendo appieno le notevoli difficoltà e penso che ciascuno le comprenda. La Commissione lavora con gli Stati membri per consentire di compensare i danni causati dai terremoti. Appena due settimane fa, la Commissione ha anche approvato il regime di aiuti italiano per sostenere la ripresa economica nelle regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo, che sono state colpite da terremoti nel 2016 e 2017. Gli aiuti destinati a compensare chi è stato colpito da un terremoto o da un'altra calamità naturale dovrebbero compensare solo coloro che sono stati colpiti, e nella misura dei danni effettivi. Se un'impresa ottiene un indennizzo maggiore del danno subito, la situazione sarebbe molto più difficile per quelle imprese che non si trovassero a ricevere nessun supporto. Sembra che alcune imprese abbiano ottenuto un indennizzo senza aver subito alcun danno, mentre altre hanno beneficiato di una compensazione eccedente i danni. Per tale ragione, la Commissione ha concluso nel 2015 che la Repubblica italiana dovrebbe recuperare gli aiuti, ma naturalmente solo da quelle imprese che sono state compensate in eccesso o che hanno beneficiato di un aiuto pubblico senza avere subito danni. Per gli aiuti alle imprese non colpite dal terremoto o gli aiuti che hanno compensato i danni in eccesso, è importante sottolineare che il recupero non è richiesto per gli importi minori di supporto pubblico, dato che tale tipo di supporto non comporta una distorsione della concorrenza».