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Pescara, 24/07/2024
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Data: 27/04/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Bus, sciopero dopo lo scontro tra Pietrucci e D’Alessandro

PESCARA Uno scontro tutto interno alla maggioranza regionale, tra il neo deputato Camillo D’Alessandro e il presidente della seconda commissione, Pierpaolo Pietrucci (entrambi del Pd) che vede fronteggiarsi sullo stesso terreno anche le sigle sindacali: Fit Cisl, Uil Trasporti e Faisa Cisal da una parte, Cgil dall’altra. Oggetto del contendere, la delibera che affida in house il 67% dei servizi del trasporto pubblico locale alla società Tua, definendo la rete dei servizi minimi nelle zone interne del territorio. Per continuare ad assicurare i collegamenti nelle aree a domanda debole è necessario razionalizzare le risorse pubbliche nazionali e regionali, tra l’altro calate di 10milioni di euro in Abruzzo dal 2014 ad oggi, come hanno fatto osservare ieri Antonio Di Naccio, Giuseppe Murinni e Luciano Lizza, in rappresentanti di Fit Cisl, Uil Trasporti e Faisa Cisal. «Oggi chi deve andare da Castiglione Messer Marino all’ospedale di Vasto - è l’esempio portato tra le altre argomentazioni - deve farlo con la propria auto». Nella delibera di giunta, che tarda ad arrivare in consiglio regionale, sarebbe previsto proprio questo: togliere qualcosa alle tratte per Roma, quelle che riescono a sostenersi da sole a causa del grande volume di traffico, per dirottare maggiori risorse sulle aree interne. Fit Cisl, Uil Trasporti e Faisa Cisal, sostengono questa linea e chiedono che la delibera di riforma del Tpl vada al più presto in consiglio: «La sua mancata approvazione - spiegava ieri Di Naccio - non consente neanche di mettere a gara i servizi». Pietrucci, sostenuto dalla Cgil, frena chiedendo prima «un confronto più ampio». Attendismo che secondo D’Alessandro nasconderebbe solo la volontà del collega di partito di difendere il proprio territorio (il timore di una penalizzazione della tratta L’Aquila-Avezzano), contro l’interesse generale. Fit Cisl, Uil Trasporti e Faisa Cisal hanno però deciso di entrare a gamba tesa nello scontro pur di accelerare l’iter della riforma, con uno sciopero di 4 ore del trasporto pubblico locale proclamato per il prossimo 25 maggio.

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