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Pescara, 24/07/2024
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Data: 29/04/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Regione, niente sgombero dagli uffici. Dopo la segnalazione di una dirigente saranno rinforzati i pilastri del 4° e 5° piano per un costo totale di 40mila euro

Non sarà sgomberato il palazzo della Regione in viale Bovio a Pescara, ma l’obiettivo è arrivare ad una sede unica in cui inglobare gli uffici pescaresi dell’ente. L’immobile di viale Bovio non avrebbe i requisiti di staticità rispondenti alle nuove normative di sicurezza, secondo la denuncia di Eliana Marcantonio, dirigente del Dipartimento risorse e organizzazione, inviata al direttore dello stesso Dipartimento, Fabrizio Bernardini, al quale la funzionaria ha suggerito nel documento «lo sgombero per motivi di sicurezza e incolumità del personale». Per ora, organici (70 dipendenti) e uffici non saranno trasferiti altrove. L’edificio, invece, sarà rimesso a norma attraverso un intervento denominato tecnicamente “cerchiatura dei piloni”, ubicati al quarto e quinto piano dello stabile, progettato come civile abitazione tra gli Anni Settanta e Ottanta. È la decisione emersa nel corso dell’incontro, svoltosi venerdì scorso negli uffici della presidenza di viale Bovio,a cui hanno partecipato Emidio Primavera, capo dipartimento delle Opere pubbliche; Giancarlo Misantoni, dirigente del Genio civile Aquila e Teramo, Maria Basi, ingegnere della Protezione civile, Marcello D’Alberto, direttore dell’ufficio speciale della Ricostruzione, Roberto Brandi, l’ingegnere che si è «occupato dei controlli della staticità del palazzo regionale di piazza Unione» a Pescara, oltre alla Marcantonio e Bernardini. Il capo dipartimento ha riferito che «presto ci sarà un tavolo tecnico che discuterà le misure necessarie all’adeguamento del palazzo di viale Bovio per il quale, in considerazione di tali sviluppi, lo sgombero non è ritenuto al momento uno strumento necessario. Gli interventi di manutenzione, che dovrebbero essere sufficienti a garantire la staticità secondo i parametri delle nuove normative, costeranno circa 40 mila euro». La Regione conta 8 sedi a Pescara (via Conte di Ruvo, due in via Catullo, piazza Unione, via Passolanciano, corso Vittorio, via Raffaello ( edificio chiuso da più di un anno) e viale Bovio, dove operano complessivamente 500 dipendenti. Sul territorio regionale gli uffici sono 73 per complessivi 1300 dipendenti. Per tutti gli affitti l’amministrazione regionale paga 2 milioni di euro annui, come reso noto dal governatore- senatore Luciano D’Alfonso. Senza contare le 20 sedi del Centro per l’Impiego (in totale 160 dipendenti) che a giugno si prevede passeranno dalla gestione provinciale a quella regionale. «Una verifica statica nei soli immobili di Pescara costerebbe almeno 200 mila euro» precisa Bernardini. Per evitare «altre spese» il capo dipartimento annuncia uno «studio sulla razionalizzazione delle sedi per arrivare all’obiettivo di una sede unica». Dove? «La migliore soluzione poteva essere la City. Ma per decidere una location bisogna considerare i numeri degli organici e delle superfici da occupare, guardando al futuro».

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