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Pescara, 24/07/2024
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Data: 30/04/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Regione, 15 nomine firmate D'Alfonso. Oggi oltre alla Saga altre tre promozioni per completare i dipartimenti: entrano Pescara, D'Incecco e Di Giuseppe. Il leghista D'Eramo contro le "assunzioni" dell'ente

PESCARA Nuovi capi di dipartimento, nuovi dirigenti di settori nevralgici e nuovo Cda della Saga: salgono a quindici le nomine decise da Luciano D'Alfonso. Quindici caselle riempite in meno di una settimana per blindare posti e riorganizzare la macchina pensante della Regione. Ma non chiamatele nomine riservate a dalfonsiani doc, è pronto a rispondere il governatore-senatore per zittire avversari politici e detrattori. Così, questa mattina, verranno ufficializzati altri tre nomi, proposti sabato scorso dallo stesso D'Alfonso. E dei tre, l'incarico di peso tocca a Pierpaolo Pescara, architetto e dirigente di lungo corso del Comune di Pescara, che diventa direttore del Dipartimento delle Opere pubbliche della Regione mentre l'ingegner Paolo D'Incecco, ex Provincia di Chieti e Pescara oltre che ex Comune di Pescara, è promosso dirigente regionale dei Trasporti. Alla dirigenza della Qualità delle acque, invece, va la funzionaria della Regione Sabrina Di Giuseppe che vanta un dottorato di ricerca ad hoc. Questi nomi, ai quali se ne aggiungerà un quarto nelle prossime ore da collocare sempre nel settore Trasporti, completano lo scacchiere deciso sabato scorso con le nomine in Regione di Antonio Di Paolo (Politiche dello sviluppo rurale e della pesca), Angelo Muraglia (tornato a dirigere il dipartimento per la Salute e il Welfare), Emidio Primavera (Trasporti, mobilità, reti e logistica), Piergiorgio Tittarelli (Sviluppo economico, Politiche del lavoro, dell'Istruzione, della ricerca e dell'università), Francesco Di Filippo (Turismo, Cultura e Paesaggio) e Stefania Valeri (avvocatura). Mentre alla direzione generale dell'ente è stato confermato il nobile aquilano, Vincenzo Rivera.
E questa mattina presto, alle 7 in punto, si riunirà l'assemblea dei soci della Saga, la società che cura i servizi dell'Aeroporto d'Abruzzo, per ufficializzare la nomina del nuovo presidente e quindi del nuovo Consiglio d'amministrazione, ovvero, come anticipato la settimana scorsa dal Centro: l'ex vicepresidente della Regione Enrico Paolini al vertice e, sotto di lui, i consiglieri Antonella Bosco, avvocato ed ex consigliere regionale: Evelina D'Avolio, ingegnere esperta in materia di trasporti pubblici; Emilio Schirato, anche lui ingegnere e presidente di Federalberghi Pescara e, infine, Stefano Menozzi, imprenditore della famosa liquirizia Menozzi-De Rosa.L'ultima notizia dell'ondata di incarichi, per far funzionare meglio l'ente, riguarda la composizione dell'assemblea dei soci che, questa mattina molto presto, provvederà a rinnovare il management della Saga, società diventata totalmente dalla Regione. Così l'assemblea che metterà nero su bianco nomi e nomine sarà composta da una sola persona: Luciano D'Alfonso.

Il leghista D'Eramo contro le "assunzioni" dell'ente

L'AQUILAMa la politica di centrodestra critica le nomine alla Regione. «In questi giorni pare di essere tornati al lontano giugno 1946, quando il Re d'Italia assegnò una serie di cariche e di titoli nobiliari mentre saliva sulla scaletta dell'aereo che lo avrebbe portato in esilio», dichiara il deputato aquilano della Lega, Luigi D'Eramo (foto). «Assistiamo basiti a una serie incredibile e surreale di bandi di assunzioni, rinnovi, proroghe, riorganizzazioni, nuove nomine alla Saga», afferma il leghista. «Addirittura, in un caso, quello dell'Arta, si è provveduto a emanare una delibera di giunta ad hoc che allungherà la permanenza del direttore generale oltre la fine della legislatura. E' in corso, inoltre, una riorganizzazione profonda dei Dipartimenti dell'ente, con la nomina dei nuovi responsabili. Dinamiche simili sembrano essere in corso anche nelle Asl».«E' inaccettabile», conclude D'Eramo, «che il governatore Luciano D'Alfonso, proclamato da oltre un mese senatore, e quindi di fatto già incompatibile con la carica di governatore, utilizzi questi mesi di transizione strumentalmente per sistemare qualche poltrona a lui evidentemente cara».

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