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Data: 30/04/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Fico e la colf, la base insorge sul web I sospetti su una «manina interna»

ROMA La base mormora, i vertici tirano dritto. Sicuri che il caso della colf pagata in nero sollevato dalle Iene si sgonfierà come una bolla di sapone. «Massima fiducia in Roberto Fico», è lo stringato commento che arriva dall'inner circle di Luigi Di Maio. Ma Matteo Renzi definisce il caso «sicuramente grave». «Non puoi dire io facevo beneficenza e lei si sdebitava. È giusto che Fico venga in Parlamento a chiarire», ammonisce l'ex premier.
Nel giorno della messa in onda del servizio che mette sulla graticola il presidente della Camera, qualche apprensione in verità c'è stata. Ma dopo un vorticoso giro di telefonate, il verdetto della war room pentastellata è arrivato unanime. «Se pure i due collaboratori domestici di cui parlano Le Iene non avessero un regolare contratto, tutto ciò non è accaduto nella residenza di Roberto a Roma, ma nell'abitazione di Napoli della compagna. Fico poteva non sapere». Meno convinti della linearità della storia, ieri alcuni militanti sono partiti però lancia in resta nella pagina social di Fico. «Ma non eri quello che andava a piedi per non gravare sulle spese statali?», lo incalza Gabriele. «Questa non è onestà. È prendere x i fondelli», è l'affondo di Michela. E Mattia ci va giù duro: «Ho votato M5S dal 2012 sino alle ultime regionali siciliane del 2017. Siete lo schifo dello schifo». Solitamente prodighe di ovazioni al presidente della Camera, le pagine campane del Movimento tacciono.
IRA E SORRISI
Il 25 aprile, quando le Iene lo avevano raggiunto a Roma nel mezzo del delicato mandato esplorativo, Fico si era congedato dagli inviati delle Iene con un sorriso. Ma spente le telecamere, era poi montato su tutte le furie. «È stato un atto di sciacallaggio», è stato lo sfogo consegnato agli amici. Tanto che chi lo conosce bene avanza dei sospetti. «Se tra la sua compagna e l'amica c'era uno scambio di favori, potevano saperlo in pochi. Temo che dietro questo brutto scherzo ci sia una manina interna».
Adirato per quella che considera un'indebita incursione nella sua vita privata, il presidente della Camera ha seguito la messa in onda del servizio delle Iene sicuro di aver detto la verità: «Non c'era nessun contratto, tra Yvonne e Imma c'era uno scambio di favori in amicizia». E la stessa serenità si respira anche nell'entourage di Fico: «Il presidente ha risposto con grande disponibilità alle domande delle Iene. Non ha nulla da aggiungere». Qualche interrogativo però resta. Perché la paga della colf è scesa da 700 a 500 euro, e contestualmente 200 euro sono finiti all'altro presunto collaboratore ucraino al quale Fico ha detto di fare beneficenza? E soprattutto: la colf avrebbe mentito sponte sua nel dire alle Iene che aveva un regolare contratto di lavoro? Deputati e senatori vicini al leader ortodosso, sono tuttavia fiduciosi. «Non ho alcun dubbio sui suoi comportamenti», dice Luigi Gallo. «Sono certa del suo senso di giustizia ed eticità», commenta Paola Nugnes, mentre Doriana Sarli ricorda la «trasparenza e l'umanità di Roberto». «È solo un po' di fanghetto. Poi si chiarirà tranquillamente», è la chiosa di Carlo Sibilia.

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