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Pescara, 24/11/2024
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02/05/2018
AbruzzoWeb
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Verso il voto regionale - Qui centrodestra, ''ammucchiata'' candidati in provincia l’aquila per regionali. In Forza Italia si fa la voce grossa e la lista si allunga giorno dopo giorno, Fratelli d'Italia pronta a schierare due ex, campagna acquisti dei salviniani
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L'AQUILA - Si allunga di giorno in giorno la lista di aspiranti consiglieri regionali nel centrodestra della provincia dell’Aquila: in vista delle elezioni si registra un’autentica "ammucchiata" di candidati, il che fa prevedere una corsa senza esclusione di colpi, per partecipare alla competizione per l’ambita poltrona.
Il pezzo da novanta che entra energicamente tra i papabili è il presidente del Consiglio comunale dell’Aquila, Roberto Tinari.
Per far capire il piglio con il quale l’avvocato aquilano ha comunicato la propria ambizione è eloquente un fatto accaduto qualche settimana fa: in n un capannello a margine della manifestazione delle scorse settimane contro la restituzione al 100 per cento delle tasse sospese nel post-sisma, evidentemente rara occasione di incontro coi vertici regionali, Tinari ha fatto la voce grossa con i decisori delle candidature: "Io mi candido e basta!", ha detto al coordinatore regionale Nazario Pagano e all'onorevole Antonio Martino, responsabile organizzativo degli azzurri.
Un episodio che dà la misura anche dei toni che è pronta ad assumere l'imminente campagna elettorale.
Tinari, tra i più votati alle ultime amministrative, esce così allo scoperto: ad aspettarlo c'è una sfida tutta interna agli azzurri, visto che per avere chance di eleggere un rappresentante all'Emiciclo, per ragioni demografiche i forzisti dovranno puntare su un solo candidato espressione del capoluogo. A lavorare ad una candidatura, c'è infatti già da tempo il vice sindaco Guido Liris.
L'impressione è che negli azzurri l'ultima parola spetterà a Pagano e Martino, che anche nel fugace colloquio con Tinari non hanno fatto a meno di sottolineare chi davvero conti nel partito, ma c'è chi non esclude di candidare entrambi in nome di una lista il più forte possibile.
In rampa di lancio c'è sicuramente l'unico uscente della provincia dell'Aquila, il marsicano Emilio Iampieri, ma la lista è lunga, come si è visto in occasione della campagna elettorale per il 4 marzo scorso, dove la mobilitazione di molti è apparsa del tutto propedeutica a quella per le prossime regionali.
Ambiscono ad una candidatura il commercialista celanese Antonio Del Corvo, candidato di servizio alla recenti politiche, che lasciò il posto all'Emiciclo dopo pochi mesi per andare a guidare la Provincia, Marco Moca, sindaco di Raiano, e il coordinatore del tavolo dei sindaci nell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere (Usrc) Sandro Ciacchi, ex sindaco di Goriano Sicoli attualmente assessore a Gagliano Aterno, che fu in corsa già quattro anni fa.
Dai Comuni si fa largo anche la vice sindaco di Pizzoli Gabriella Sette, vicina agli azzurri, che secondo i bene informati sarebbe però in cerca di una collocazione sicura, che potrebbe trovare in una lista di area e non proprio in quella di Forza Italia.
Dal Comune dell'Aquila, poi, prova a farsi avanti una folta pattuglia "rosa" dalle grandi ambizioni alimentate dal successo delle amministrative dello scorso anno: Elisabetta De Blasis, dirigente di Cardiologia del San Salvatore, e Maria Luisa Ianni, presidente dell'Ordine provinciale degli infermieri, entrambe consigliere comunali di Forza Italia. Una chance in più di loro, tuttavia, potrebbe averla l'assessore al Bilancio Annalisa Di Stefano, da sempre molto vicina a Pagano, che l'ha voluta nell'amministrazione Biondi, e la collega che detiene la delega alla Cultura, Sabrina Di Cosimo, finita nella polvere per alcune delibere di affidamento di organizzazione di eventi.
I bene informati parlano anche di un ritorno di Palmiero Susi, già vice sindaco di Sulmona e presidente della Provincia, e dell'ex assessore regionale Daniela Stati, tornata all'ovile del centrodestra dopo la sbandata per il presidente-senatore del Partito democratico Luciano D'Alfonso. A loro, si aggiungono il coordinatore degli azzurri di Sulmona, Luigi La Civita, e l'assessore comunale di Celano Barbara Marianetti.
A rappresentare l'Alto Sangro, già pronto a rivendicare una candidatura, potrebbe essere il sindaco di Roccaraso Francesco Di Donato, mentre il presidente della Provincia Angelo Caruso, che è anche sindaco di Castel di Sangro, potrebbe "pretendere" di inserire in lista un proprio candidato.
In cerca di autore, nel senso che non hanno un partito di appartenenza ma sono di area centrodestra, quindi potrebbero trovar posto in una "lista del presidente", la marsicana Cristina Terra, figlia dell'ex consigliere regionale dell'Udc Luciano, Mario Quaglieri, sindaco di Trasacco che per correre alla Regione dovrebbe dimettersi entro tre mesi prima delle elezioni, e persino Massimiliano Verrecchia, deputato per un paio di mesi dopo le dimissioni di Filippo Piccone, nell'ultima legislatura.
È baruffa, comunque, in tutto il centrodestra, come ha dimostrato la "calca" che si è creata, sempre in occasione della manifestazione contro le tasse del 16 aprile scorso all'Aquila, attorno alla presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: non è passato inosservato il fitto colloquio avuto con uno dei due coordinatori regionali, Etelwardo Sigismondi, marito del consigliere comunale dell’Aquila Ersilia Lancia, ma neppure i tanti saluti e borbottii di tanti che hanno sgomitato per sussurrare qualcosa all'orecchio dell'ex ministro.
C'erano l’aquilano Luca Ricciuti, che ha aderito a Fdi dopo la lunga esperienza forzista e ha accettato una candidatura di servizio alle politiche con l'obiettivo di tentare il ritorno in Consiglio regionale, ma anche rappresentanti arrivati dal resto della regione, come l'ex presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, anche lui candidato, ma in quel caso di coalizione all'uninominale, alle ultime elezioni, che potrebbe tentare la scalata all'Emiciclo. E poi il coordinatore aquilano Michele Malafoglia e l'intera pattuglia comunale, a partire dall'assessore Carla Mannetti, che in Regione è di casa ma dove è sempre stata con ruoli tecnici e che stavolta potrebbe tentare l'approdo politico.
Nello stesso partito della Meloni, solo nel capoluogo si profila uno scontro tra due grandi portatori di voti: oltre a Ricciuti, infatti, starebbe lavorando ad un ritorno all'Emiciclo anche l'ex assessore regionale Giorgio De Matteis, che oggi guida il gruppo di Fratelli d'Italia al Consiglio comunale.
È data per certa, intanto, la candidatura del coordinatore provinciale Mauro Tirabassi e di quello dell'area marsicana, Antonio Del Boccio, comandante della polizia provinciale.
Nella Lega di Salvini, infine, scaldano i motori l'assessore comunale dell'Aquila Emanuele Imprudente, quello di Avezzano Leonardo Casciere e il sindaco di Ovindoli Simone Angelosante. Mentre non è escluso un ritorno in pista dell'ex assessore regionale Gianfranco Giuliante, responsabile regionale dei dipartimenti nel movimento di Salvini.
Potrebbe tentare la carta dell'Emiciclo anche Tiziana Del Beato, che era stata indicata tra coloro che avrebbero potuto prendere il posto di Luigi D'Eramo nella giunta comunale dell'Aquila, dopo l'elezione di quest'ultimo alla Camera dei deputati.
Il partito, comunque, prosegue la campagna acquisti - il coordinatore regionale Giuseppe Bellachioma, neo deputato, ha annunciato l'imminente adesione di 400 amministratori in tutto l'Abruzzo - e non è escluso che dalle new entry la Lega possa calare i propri assi nella manica.
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