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Pescara, 24/07/2024
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Data: 04/05/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Processo al rettore, l'udienza slitta. Il doppio incarico di D'Amico. Aggiornata al 25 maggio per l'incompatibilitą di un giudice.

TERAMO E' l'incompatibilitą di un giudice a dettare i tempi e a far slittare la prima udienza del processo al rettore Luciano D'Amico per il caso del doppio incarico. Ieri il procedimento si č aperto davanti al collegio presieduto da Flavio Conciatori che, dopo aver dichiarato la sua incompatibilitą, ha aggiornato al 25 maggio davanti ad altro giudice. «Ci auguriamo un processo in tempi celeri» ha ribadito D'Amico (presente in aula) che ha scelto il rito dell'immediato proprio per fare chiarezza processuale in tempi brevi. Gli avvocati difensori (Gennaro Lettieri, Tommaso Navarra e Renzo Di Sabatino) ieri, per questo caso, non hanno aderito allo sciopero nazionale dei penalisti. Con D'Amico sono imputati Stefano Traini, preside della facoltą di Scienze della Comunicazione (ieri presente in aula), e Mauro Mattioli nella sua veste (all'epoca dei fatti) di direttore generale della Fondazione dell'ateneo (oggi Mattioli č direttore generale dello Zooprofilattico). Il pm Davide Rosati contesta a D'Amico i reati di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato e il peculato. Riguardo al primo reato, il rettore deve rispondere di 57mila euro che, secondo l'accusa, avrebbe percepito indebitamente tra agosto 2014 e febbraio 2017: per la Procura avendo assunto l'incarico di presidente del cda dell'Arpa e poi di Tua (incarico svolto gratuitamente) avrebbe smesso, di fatto, di svolgere l'attivitą di docente a tempo pieno, requisito che la legge prevede come necessario per la carica di rettore. Il peculato č contestato in relazione alla consegna di 10 tablet di proprietą dell'ateneo al personale tecnico di supporto all'intervento degli artisti Ficarra e Picone.

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