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Pescara, 24/07/2024
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Data: 05/05/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Verso le amministrative - Morra: «Il mio primo impegno sarà garantire i servizi sociali». Il candidato sindaco del centrodestra lancia la campagna elettorale: coalizione ampia e tanti giovani

TERAMO Emozionato al limite della commozione. Nonostante la lunga esperienza politica, Giandonato Morra affronta la prima uscita ufficiale da candidato sindaco del centrodestra mostrando una reazione quasi da esordiente. Ha di fronte una sala gremita di sostenitori e militanti, molti dei quali saranno in corsa con lui nelle sei liste per il consiglio comunale, mentre al tavolo lo affianca lo stato maggiore dello schieramento che ha ritrovato compattezza, ad eccezione del gruppo civico che punta su Mauro Di Dalmazio, dopo settimane di schermaglie sulla sua designazione. Per Morra si è trattato di «sfumature, non di spaccature» servite comunque a raggiungere un risultato significativo. «Se le liti hanno portato a una coalizione così ampia e rinnovata», ironizza, «sarò io ad alimentarle anche in futuro». La presenza di giovani e candidati alla prima esperienza politica è il tema, insieme a quello della ritrovata unità, su cui Morra batte di più. «Gli altri si dividono sulle poltrone», fa notare, «noi lavoriamo a chiudere le liste nel modo migliore». Nessuna polemica con gli ex alleati civici né con gli avversari di sempre, ma solo richiami decisi allo stile e agli obiettivi della prossima amministrazione. «Sono molto attento al welfare», ricorda Morra, che proviene dalla destra sociale, «questo è il primo punto programmatico». Il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia si sente di «chiedere scusa» alle famiglie dei ragazzi disabili che si vedranno dimezzata l'assistenza scolastica per effetto dei tagli al bilancio comunale e assicura che sono già in corso verifiche sui conti per avere un quadro chiaro della situazione in vista della fase post commissariale. «Non promettiamo nulla», tiene a precisare, «ma garantiamo impegno, dedizione e rispetto». È l'atteggiamento dovuto ai cittadini, precisa Morra, e soprattutto agli oltre 4.000 sfollati del terremoto. «L'ufficio per la ricostruzione è come un film al rallentatore, pretendiamo che funzioni», spiega, «vedo una nebbia burocratica che va diradata, le persone vogliono sapere quando torneranno a casa». L'obiettivo è «ricostruire il tessuto connettivo della città» chiedendo consiglio e aiuto anche ad altri sindaci della coalizione, come quello di Chieti Umberto Di Primio, presente in platea, perché «non siamo tuttologi» . In questo processo saranno coinvolte le diverse categorie cittadine, a cominciare dai commercianti con i quali ridiscutere i limiti di accesso in auto in centro storico. «Possiamo parlarne e avviare una sperimentazione», fa sapere Morra, «che modifichi in parte le regole delle zone a traffico limitato».Il candidato assicura che parlerà con tutti e che il suo Comune sarà un «palazzo di vetro, nel quale nessuno si potrà permettere di trattare male un cittadino, anche il più umile». Morra ci metterà la faccia. «Farò il sindaco», promette, «la mattina andrò in Comune a lavorare». Concilierà il suo incarico con la professione da avvocato. «Se capiterà qualche udienza penale di mattina», chiarisce, «vuol dire che andrò in municipio anche di pomeriggio». I problemi da risolvere sono tanti e andranno affrontati con un'unica parola d'ordine: «Dedizione totale a Teramo». Non meno di questo sarà richiesto anche ai consiglieri di maggioranza. «Saremo tutti sindaci», tiene a precisare Morra perché «la città ha bisogno di fiducia».

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