Quasi intrappolati all'interno del paese e senza preavviso. Mattoni di cemento per chiudere la strada che prima dava l'accesso alla statale, il segnale rosso che preannunciava la chiusura delle sbarre del passaggio a livello ora è fisso. A Sassa Scalo i malumori per questa chiusura che rientra nel progetto di soppressione dei passaggi a livello non sono pochi. Il progetto era noto da tempo ma da molti mai digerito e ci furono proteste già all'epoca delle decisioni ma si tirò dritto sul progetto. Oggi questa chiusura, spiegano alcuni residenti, poteva essere gestita meglio con una segnaletica opportuna che invece non è stata installata e, soprattutto, prima di chiudere sarebbe dovuta essere pronta almeno la rotatoria all'uscita di Preturo per reimmettersi sulla statale. Molti automobilisti diretti a Sassa continuano infatti a percorrere la strada consueta trovandosi poi tutto sbarrato perché nessun cartello sulla statale indica che per Sassa Scalo c'è un percorso nuovo.
I DISAGI
A farne le spese non sono solo i residenti che, per fare un esempio, se volessero attraversare la strada per recarsi al supermercato ora possono farlo soltanto a piedi attraverso il nuovo sottopasso per evitare un giro in auto non indifferente, ma soprattutto le attività commerciali. Quelle dell'interno si vedono tagliate fuori mentre quelle sulla statale potrebbero perdere una fetta consistente di clienti. Il problema è anche uscire dal nucleo industriale. Qui la direzione obbligatoria è verso Sassa Scoppito con l'obbligo che non permette di svoltare subito verso L'Aquila. Uscita pericolosa e obbligata che però tornerà ad avere un suo senso e ad apportare una parziale risoluzione al problema soltanto con la costruzione della rotatoria che è in programma e i cui lavori inizieranno quando saranno terminati quelli a S.Elia. Per dirla tutta, il vecchio passaggio a livello era ormai obsoleto e spesso si creavano file chilometriche ma, di fatto, questo progetto rischia di creare un certo isolamento nella frazione e soprattutto rischia di escludere dalla vita commerciale i residenti che, preferendo la comodità ai giri ai quali oggi sono costretti, potrebbero optare per altre scelte.