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Pescara, 24/07/2024
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Data: 06/05/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Proiettile a Paolucci, la chiave è la lettera. La missiva è scritta a mano e porta a Vasto. Giornata normale per il titolare della Sanità: «Gesto di uno sconsiderato»

PESCARA Gli inquirenti stringono il cerchio attorno all'autore della lettera minatoria, con pallottola inclusa, inviata venerdì negli uffici aquilani dell'assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci. La pallottola è una calibro 45 e accompagnava una lettera lunga due pagine, scritta a mano (elemento decisivo per individuare l'autore), con minacce alla vita dell'assessore. La pista seguita dagli investigatori porterebbe a Vasto. In particolare, tutti gli elementi condurrebbero all'ospedale vastese di San Pio da Pietrelcina. La lettera è vergata in un italiano modesto, pieno di errori, frasi confuse e sconnesse. Assieme a Paolucci vengono citati anche il manager della Asl di Chieti, Lanciano e Vasto, Pasquale Flacco, il direttore della stessa azienda sanitaria, Vincenzo Orsatti, e il sindaco di Lanciano e presidente della Provincia di Chieti Mario Pupillo. I primi rilievi sono stati eseguiti dalla Digos dell'Aquila che domani invierà un rapporto al procuratore Michele Renzo. Busta e contenuto sono all'analisi della polizia scientifica per rilevare tracce e impronte. L'inchiesta è contro ignoti, almeno per ora, ma, come detto, la pista vastese e alcuni riferimenti specifici a circostanze legate alla sanità, riportati nella lettera, rappresentano indizi che vengono ritenuti importanti per arrivare all'autore. Da aggiungere che la lettera è stata preceduta di qualche giorno (anche se non si sa se ci sia collegamento) da un post su Facebook, in cui l'ignoto autore scrive: «Fa sapere che ti attrezzo un bel giro a vedere se la pallottola la merita in busta o direttamente in fronte. La risposta te la dai tu...». Il post è al vaglio della polizia postale.Intanto le minacce non hanno cancellato l'agenda dell'assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci. Ieri l'assessore ha mantenuto gli appuntamenti in agenda a Pescara e Lanciano. Senza l'utilizzo di una scorta, come si poteva temere e prevedere. Ieri alle 10 Paolucci era nell'aula magna dell'ospedale di Pescara per presentare la rete delle maxi-emergenze, quindi si è spostato all'ospedale Renzetti di Lanciano per l'inaugurazione dello sportello «Donne e Minori Senza Violenza», dove ha ricevuto un lungo applauso di solidarietà da parte dei numerosi presenti. Qui è tornato brevemente sull'episodio: «Ritengo che sia stato un gesto da imbecille», ha detto, escludendo ogni riferimento al momento politico che vive l'Italia. Paolucci ha però aggiunto che «chi riveste un ruolo di responsabilità deve utilizzare un linguaggio più appropriato per aggettivi e sostantivi», concludendo con un appello «a un senso di responsabilità ulteriore» per fare «da argine a certi tipi di comportamenti. Bisogna», ha detto Paolucci, «tarare tutti meglio l'uso del linguaggio. Credo che questo sia un insegnamento corretto».

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