ATESSA Il vice presidente regionale con deleghe alle attività produttive e crisi industriali, Giovanni Lolli sarà a Roma oggi al ministero del Lavoro per discutere dell'erogazione della cassa integrazione straordinaria alla Honeywell, lo stabilimento di Atessa della multinazionale americana che delocalizza in Slovacchia.
C'È UN TERMINE. L'incontro dovrà servire a sbloccare il riconoscimento per l'ammortizzatore sociale al fine di allungare la "vita" salariale degli oltre 400 dipendenti rimasti a casa a seguito della chiusura dello stabilimento dei turbo lo scorso 5 marzo. Si ha tempo solo fino alla fine di maggio. Il mancato riconoscimento della cigs comporterebbe anche seri rischi per la reindustrializzazione del sito. L'accordo sancito lo scorso 16 febbraio nella sede del ministero dello Sviluppo economico a Roma prevede infatti che l'azienda ceda il sito gratuitamente a seguito del riconoscimento, dal parte del Governo, della cassa integrazione per altri 23 mesi, fino al febbraio 2019. Ma la riforma degli ammortizzatori sociali non prevede l'autorizzazione alla cig per cessata attività. Di qui la corsa contro il tempo.
VIA IN OLTRE 50. Anche il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso ha chiesto al ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda un intervento deciso sulla questione. Intanto il numero di lavoratori che hanno abbandonato lo stabilimento è salito a 51, di cui una quarantina dietro accordo con l'azienda. Per quei lavoratori che restano invece si alternano attese e speranze. E' notizia di queste ore che la Irplast, azienda che realizza ad Atessa film e pellicole da imballaggio, abbia presentato un contratto di sviluppo per un investimento importante di oltre 20 milioni di euro che comporterà l'innesto di nuovo personale. La Irplast potrebbe quindi servirsi della manodopera degli ex dipendenti Honeywell. E dopo gli interessamenti per una reindustrializzazione del sito di Atessa da parte della Imm Hydraulics, la cui fabbrica è proprio di fronte all'ex stabilimento Honeyell, e della Inconex-com che realizzerebbe in contrada Saletti autobus elettrici, si fa più marcata l'attenzione del gruppo Eldor, multinazionale leader nel settore automotive, fornitore delle principali case automobilistiche mondiali, con 2.900 collaboratori in tutto il mondo, specializzata nella produzione di sistemi di accensione, centraline elettroniche, attuatori Abs e sistemi per veicoli ibridi ed elettrici.
LA SPERANZA. La Eldor è partner di Tecnomatic Group spa, colosso tecnologico tutto abruzzese con sede a Corropoli. Proprio tramite il presidente di Tecnomatic, l'abruzzese Giuseppe Ranalli, al vertice anche del Polo automotive, l'interesse del colosso Eldor per la Val di Sangro potrebbe farsi concreto.