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Pescara, 24/07/2024
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Data: 08/05/2018
Testata giornalistica: Il Centro
«Sì alla stazione dei treni» Federconsumatori e Cgil difendono il progetto

SAN GIOVANNI TEATINO Federconsumatori e Filt Cgil Abruzzo scendono in campo contro i "no" del sindaco Luciano Marinucci al Masterplan dell'aeroporto finanziato dalla Regione per potenziare lo scalo abruzzese, attraverso l'allungamento della pista di volo, la realizzazione di una stazione ferroviaria, un tunnel pedonale per collegare fermata dei treni e terminal aeroportuale. Alle due organizzazioni non piace nemmeno il "no" del Comune al raddoppio della ferrovia Pescara-Roma, nel tratto fino a Chieti, che attraversa Sambuceto. «Può, un sindaco, tenere in ostaggio il trasporto pubblico e la mobilità di un'intera regione?», si domandano Tino Di Cicco, dell'Osservatorio mobilità Federconsumatori Abruzzo, e Franco Orlandi, della Filt Cgil Abruzzo. «Ci sono democrazie che decidono soluzioni vantaggiose per la collettività e altre che si realizzano ostacolando le soluzioni. A contribuire alla democrazia della contrarietà c'è anche il sindaco di San Giovanni Teatino, che sembra essere contrario al doppio binario ferroviario tra Chieti e Pescara sul tracciato che collega l'Abruzzo alla Capitale, nonché alla stazione ferroviaria nei pressi dell'aeroporto e anche all'allungamento della pista di volo. Da anni Federconsumatori sostiene la necessità di raddoppiare i binari da Pescara a Scafa per estendere il servizio metropolitano Teramo-Pescara-Chieti proprio fino a Scafa, dove realizzare un terminal bus per sottrarre all'area metropolitana un po' d'inquinamento». Federconsumatori e Filt Cgil Abruzzo condividono il progetto dell'ampliamento del tracciato ferroviario, anche se al momento il raddoppio dei binari è previsto solo nel tratto Pescara-Chieti. «Ostacolare la proposta non è un danno solo per Pescara o Chieti, ma per tutto l'Abruzzo. Fin quando le ragioni particolaristiche prevarranno sulle generali è difficile che l'Italia riesca a risollevarsi. Una volta le ragioni corporative, un'altra quelle di campanile e il bene comune riesce a trovare spazio solo nelle tavole rotonde, mentre quando si tratta di passare alle soluzioni, gli interessi di bottega manifestano tutta la loro concretezza».

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