L'AQUILA«Il teatrino politico di questi giorni è una prova generale di intesa tra Forza Italia, L'Aquila Futura e una parte del centrosinistra, nel caso in cui arrivasse una sentenza negativa per la maggioranza sul caso anatra zoppa?». Il deputato della Lega, Luigi D'Eramo, insiste nella sua linea, nonostante i chiarimenti nella mattinata di ieri dei rappresentanti del partito di Berlusconi e L'Aquila Futura, dopo l'approvazione dell'ordine del giorno presentato dall'opposizione sull'allargamento delle misure Sprar ai minori non accompagnati.«Visto che FI e L'Aquila Futura si dicono coerenti nel rispetto degli impegni amministrativi assunti - si vedano le giustificazioni fornite sul caso Sprar -, invitiamo l'assessore Francesco Cristiano Bignotti, come ha annunciato a più riprese, a predisporre il nuovo bando per le assegnazioni del Progetto Case con specifiche premialità per gli aquilani. Questa storia è congelata da sette mesi: la Lega invita Bignotti, con l'aiuto di FI, a completare l'iter entro dieci giorni, diversamente gli atti amministrativi saranno predisposti da noi. Si cerca di far passare l'idea», conclude D'Eramo, «che sia stata la maggioranza a portare avanti l'iniziativa sul progetto Sprar. Così non è affatto. E per colpa di questo improvvido modus operandi, ora l'assessore Bignotti sarà costretto a dare corpo all'ordine del giorno, presentando una delibera di giunta che, non essendoci il Passo Possibile e il Pd nell'esecutivo, non avrà i voti per essere approvata. Questo è il frutto della confusione e delle sconsiderate fughe in avanti di due forze che in teoria dovrebbero sostenere la maggioranza e il sindaco Pierluigi Biondi».E mentre il coordinatore comunale di Fratelli d'Italia, Michele Malafoglia, parla di «disgustoso metodo che certa sinistra adotta per gettare discredito e fango sul sindaco e i suoi familiari», in riferimento alle polemiche per l'affidamento alla società in cui lavora la moglie di Biondi, che gestisce la comunicazione dell'ostello di Campo Imperatore, in serata arriva la replica del sindaco. «Non mi sento sotto assedio, lavoro con la consueta tranquillità. C'è piuttosto la necessità di ristabilire alcune regole interne e lo farò già da domani (oggi, ndr), con la fermezza necessaria. Tutto il resto sono solo illazioni».