PESCARA L'interlocutore era quello che è: un Parlamento ancora fermo, a due mesi del voto, e un Governo che ancora non c'è, anche se potrebbe nascere nelle prossime ore. Ma Confindustria Abruzzo non ha voluto attendere per mettere a segno l'appuntamento in agenda: un confronto diretto con i parlamentari della regione per fare il punto su alcune questioni centrali. Il presidente Agostino Ballone si è fatto carico di una vera e propria Missione-Paese da affidare alla politica: più lavoro, più crescita, meno debito pubblico, incontrando un'apertura da tutti gli interlocutori. Tra gli altri, il senatore di Forza Italia Nazario Pagano, il senatore-governatore Luciano D'Alfonso, il deputato Antonio Martino (Fi) e quelli della nutrita rappresentanza del M5S: Gianluca Vacca, Andrea Colletti e Daniela Torto. L'interesse maggiore alle richieste di Confindustria sembra essere arrivato curiosamente proprio dalla forza politica più antisistema, stando alle parole di Andrea Colletti: «È stato un incontro interessante. Possiamo dire che alcuni loro punti erano addirittura già previsti nel nostro programma, non solo quello delle politiche ma anche delle europee. Certo - sottolinea il deputato dei 5 Stelle - ci dividono molto altre questioni, come la tutela dei più deboli e, soprattutto, dei diritti dei lavoratori, mentre quello che ci unisce potrebbe essere il tentativo di sburocratizzare la pubblica amministrazione, di rendere più facile fare impresa. Un punto nevralgico sono i famigerati pagamenti, circa 60 miliardi, che lo Stato italiano deve ancora effettuare nei confronti delle imprese. Debiti che fanno fallire le aziende».
Anche dagli altri interlocutori è arrivata una sostanziale condivisione del documento di Confindustria, considerato una buona traccia per le iniziative legislative di cui dovranno farsi carico Governo e Parlamento. Dall'associazione degli industriali è stata ribadita la necessità di fare sistema tra il mondo dell'impresa e della rappresentanza parlamentare della regione. L'obiettivo, come sottolineato da Ballone, è sempre quello di individuare gli strumenti più adatti per uno sviluppo armonico, economico e sociale, del territorio. Con una attenzione particolare da riservare alle aree interne, l'Abruzzo che oggi soffre di più. In vista delle prossime elezioni regionali, l'altra richiesta indirizzata alla politica è quella di un vero e proprio piano industriale per l'Abruzzo. Silvano Pagliuca, presidente di Confindustria Chieti-Pescara, ha ribadito la necessità di un «salto culturale che faccia abbandonare la carta e il calamaio» per puntare tutto sulla trasformazione digitale, un passaggio di cui le imprese non possono più fare a meno, ha sottolineato, per affrontare la competitività sui mercati. Altri contributi sono arrivati dal presidente di Confindustria L'Aquila, Marco Fracassi e di Confindustria Teramo, Cesare Zippilli. Ora la palla passa ai nuovi inquilini del Parlamento.