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Data: 10/05/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Centrodestra in fibrillazione. Scimia e Ferella i nomi per la giunta. Potrebbero sostituire la Petrella alle Pari opportunità e la Di Cosimo alla Cultura. Il sindaco cuce la bocca a tutti. I capigruppo: solo momenti di tensione, è tutto rientrato

L'AQUILA Ore febbrili per la maggioranza di centrodestra che governa il Comune. Lo scontro interno si consuma tra tensioni, riunioni a catena, richieste di dimissioni e ipotesi di rimpasto di giunta.Ieri, ennesimo vertice per stringere le fila ed evitare fughe di notizie. Dalla riunione il sindaco, Pierluigi Biondi, e il suo enturage sono usciti con l'impegno «a non rendere dichiarazioni pubbliche», almeno per il momento. Tante le questioni che restano aperte, come la guida delle aziende municipalizzate, su cui si sono scatenati gli appetiti dei partiti che sostengono Biondi. Al momento, non si trova una quadra. E a testimoniare lo sfilacciamento della coalizione di centrodestra, il passaggio di Elisabetta De Blasis da FI al gruppo misto e le dimissioni da capogruppo di Roberto Junior Silveri - che però ieri ha firmato, come capogruppo, una dichiarazione congiunta con gli altri partiti -, dopo un duro attacco degli altri gruppi di maggioranza. Resta in piedi anche l'ipotesi di un rimpasto di giunta, dopo le frizioni tra i forzisti e la Lega. Nel mirino, già da mesi, due assessori donna: Sabrina Di Cosimo, con delega al Turismo e alla Cultura, e Monica Petrella, assessore alle Pari opportunità.IPOTESI RIMPASTO. Che le pressioni interne ci siano, è ormai evidente. Il sindaco, Biondi, rimanda il tutto a quando sarà chiarita la posizione dell'assessore Luigi D'Eramo, eletto alla Camera. Ma ci sono forze interne che premono, per un cambio nell'assetto della giunta. Due i nomi finiti, a più riprese, sul tavolo della discussione: l'assessore Di Cosimo, attaccata apertamente per l'affidamento diretto di alcune manifestazioni alla società dell'imprenditore Marcello Di Giacomo, per un importo complessivo di 20 mila euro. Al suo posto potrebbe entrare Daniele Ferella. Lo stesso sindaco ha preso in mano le redini della composizione del Comitato Perdonanza, dopo gli attacchi degli ultimi mesi alla Di Cosimo. Altra poltrona in bilico è quella dell'assessore Petrella, additata da alcune frange della maggioranza come «eccessivamente assenteista» in consiglio. Preme, per un turnover, il giovane Leonardo Scimia, uno dei papabili in caso di rimpasto. FI IN FIBRILLAZIONE. Scossoni pesanti arrivano anche dal passaggio di De Blasis al gruppo misto e dall'annuncio di dimissioni di Junior Silveri, al termine di un fuoco incrociato di polemiche tutte interne alle forze di maggioranza. A pesare, e molto, sulla tenuta della coalizione che sostiene Biondi, il voto in aula di Forza Italia, che ha appoggiato la minoranza sull'allargamento dello Sprar ai minori non accompagnati. Quello che la Lega ha definito «uno scacco al sindaco». Una frattura non ancora rientrata, con la Lega che ha chiesto chiarezza e «maggiore compattezza decisionale».
NOMINE IN ALTO MARE. Tra le questioni rimaste irrisolte, la nomina dei nuovi vertici delle aziende municipalizzate, più volte annunciata e non ancora operativa.

I capigruppo: solo momenti di tensione, è tutto rientrato

L'AQUILA«Chi di speranza vive, disperato muore. Questo proverbio ben si adatta all'opposizione di centrosinistra al consiglio comunale dell'Aquila». È la replica congiunta dei capigruppo di maggioranza, dopo la venuta a galla del caos provocato dallo strappo della Lega e FdI per il voto di FI sullo Sprar. ma nessun accenno, da parte di capigruppo, all'abbandono di Elisabetta De Blasis, che ha lasciato Forza Italia e ha istituito il gruppo misto, e alle dimissioni, chieste e ottenute, del capogruppo Roberto Junior Silveri che, invece, sembrano rientrate visto che ha firmato il documento da capogruppo. Non c'è neppure traccia di una smentita delle dimissioni di Junior Silveri.«La minoranza», proseguono i capigruppo, «ha pensato di attaccare duramente e su più fronti - spesso con motivi futili - la maggioranza di centrodestra. E ora deve tornarsene a casa con le pive nel sacco, poiché queste invettive hanno reso ancora più forte la maggioranza stessa e più solidi i rapporti tra le componenti della coalizione di governo. Il centrosinistra, nel devastante decennio di governo che ci ha preceduto, è stato abituato a vertici di maggioranza che terminavano rasentando lo scontro fisico. Noi, al contrario, abbiamo uno stile diverso, improntato al dialogo costruttivo, e anche la città se n'è accorta», affermano Giorgio De Matteis (Fratelli d'Italia), Roberto Junior Silveri (FI), Daniele Ferella (Lega), Daniele D'Angelo (Benvenuto Presente), Roberto Santangelo (L'Aquila Futura) e Raffaele Daniele (Udc). «Ci vediamo due volte al mese e se in una (in una) occasione ci sono stati dei momenti di tensione, questi accadono in tutte le famiglie. Momenti durati un batter d'occhio, visto che l'intesa è stata presto ritrovata senza che il clima si deteriorasse. Siamo consapevoli che il nuovo clima che si respira in Comune da dieci mesi a questa parte sia diverso rispetto a quello che è stato vissuto per dieci anni e che ciò dia fastidio a qualcuno. Ma è stato proprio grazie a questo rinnovato modo di fare che in meno di un anno l'amministrazione del sindaco Pierluigi Biondi è riuscita a centrare degli obiettivi impensabili nel decennio precedente».

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