CARSOLI È di Carsoli, ha 35 anni e si chiama Pietro Onori l'autista che era al volante del bus andato a fuoco nel centro di Roma. Onori è un dipendente dell'Atac. «Qualcuno in famiglia dice che meriterei un premio, ma non è vero, non sono un eroe o almeno non mi sento così», ha raccontato l'uomo dopo l'accaduto, «ho solo fatto il mio dovere, qualunque altro autista si sarebbe comportato nello stesso modo. L'autista, quando ha visto il fumo uscire dal vano motore, ha bloccato il mezzo e ha fatto scendere tutti i passeggeri, prima di provare con l'estintore a fermare le fiamme che nel frattempo avevano attaccato il pullman. «Sto bene, non ho avuto ferite», rassicura l'uomo, portato in ospedale per accertamenti, «volevo spostare il bus, ma non ci sono riuscito. Mi sono accorto che qualcosa non funzionava quando sul motore si è accesa una spia: quella dell'avaria. E quando ho visto il fumo ho capito che in quelle condizioni sarebbe stato pericoloso andare avanti, ecco perché appena possibile ho subito fermato la vettura». L'incidente è avvenuto martedì. È stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco per spegnere completamente il rogo. Una donna che si trovava a passare è rimasta lievemente ustionata ed è stata portata in ospedale, mentre un negozio è stato danneggiato dal rogo e la facciata di una parte del palazzo risulta annerita. La Procura ha aperto un fascicolo di indagine.