PESCARA Saranno spostate in altri punti meno a rischio delle strade, le strisce pedonali attualmente poste nelle zone più pericolose: in piena curva, intorno alle rotonde, agli incroci. Una situazione che costringe i cittadini a fare molta attenzione durante l'attraversamento.Perché sono costretti a fare due operazioni contemporaneamente: rintracciare le strisce sbiadite o del tutto cancellate e dribblare le automobili che sfrecciano intorno a loro a velocità insostenibili. La delocalizzazione degli attraversamenti avverrà, dopo attenta selezione dei luoghi a rischio, durante i lavori (spesa prevista 500mila euro) in corso di rifacimento su tutte le strade della città. Alcuni già avviati, altri da completare o iniziare. Intanto, a settembre, il Comune inaugurerà il Centro di monitoraggio sulla sicurezza stradale che sarà ubicato al secondo piano del palazzo dove si trova l'assessorato ai Lavori pubblici. Il centro di controllo sarà collegato al comando della polizia municipale per fornire in tempo reale la mappatura degli incidenti nei punti più pericolosi della città. Lo annunciano il vice sindaco Antonio Blasioli e il mobility manager Pier Giorgio Pardi, che stanno lavorando al riassetto del territorio cittadino con il supporto tecnico del dirigente dello stesso settore, Giuliano Rossi. La notizia arriva dopo l'inchiesta del Centro che ha monitorato alcune delle strade più a rischio della città: dalla rotonda Paolucci alla Madonnina, passando per il ponte Flaiano fino a Porta Nuova, dove le strisce sono completamente azzerate in alcune vie e ai cittadini non resta altro che indovinare dove l'attraversamento è possibile.Proprio per evitare che le strisce spariscano dalle strade nel giro di qualche mese, sulla riviera riqualificata, con ogni probabilità, sarà sperimentato un sistema di pressaggio a caldo che consentirà alle zebre di rimanere indelebili per almeno 3 anni. Intanto Pardi spiega che la creazione del centro di monitoraggio «costerà sui 12mila euro e sarà realizzato sulla base di una convenzione stipulata con l'università La Sapienza di Roma che ci metterà a disposizione un software tecnologicamente avanzato. La strumentazione collegata con il comando dei vigili ci consentirà di mappare in tempo reale i punti a rischio della città anche sulla base dei verbali redatti dagli agenti durante gli interventi. In questo modo, sarà tutelata soprattutto l'utenza debole, pedoni e ciclisti». Nel frattempo, alcuni incroci a rischio sono stati già individuati dal Comune: via Enzo Ferrari vicino all'intersezione di via del Circuito; viale Marconi, incrocio con viale Pepe; rotatoria dell'ospedale che si interseca con la pista ciclabile sopra rilevata lungo la via che conduce verso il ponte Flaiano, lo stesso ponte Flaiano e, sulla Tiburtina, l'innesto con la strada Pendolo. Segnaletica di stop e strisce rifatte per una spesa di 140mila euro tra via Musone e via Tirino; tra via don Brandano e via di Vestea; tra via Socrate e via dei Peligni. Sarà presto messa in sicurezza (strisce con attraversamento a pellicano) via Enzo Ferrari, lato via Aremogna. Il mobility manager annuncia infine che «il Comune sta partecipando a un bando regionale che prevede un finanziamento per la messa in sicurezza degli attraversamenti ciclopedonali, dove saranno installati luci a Led che illumineranno le strisce nel momento in cui il pedone decide di attraversare. Un alt allerterà il pedone e illuminerà il suo cammino». Un intervento che si concretizzerà entro la fine dell'anno.