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Pescara, 24/11/2024
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15/05/2018
Vastoweb.com
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Vasto: Grippa e Castaldi vicini ai 46 lavoratori di Sistema Srl in procinto di essere licenziati. “Come si è concretizzato il controllo del socio di maggioranza (ARPA/TUA), che avrebbe avuto il diritto/dovere di vigilare sulla gestione amministrativa di Sistema, a tutela delle proprie quote che sono risorse finanziarie della collettività abruzzese?” |
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I due parlamentari abruzzesi considerano gravissima la procedura di licenziamento avviata nei giorni scorsi a danno dei 46 dipendenti della società Sistema Srl, le cui quote sono detenute per il 75.2% dalla società TUA Spa, società in house della Regione Abruzzo. “Non comprendiamo”, dichiarano il senatore Gianluca Castaldi e la deputata Carmela Grippa 'per quali motivi non sia stata individuata una figura istituzionale in grado di affrontare tutte le criticità presenti nel comparto dei trasporti regionali, capace anche di trovare delle soluzioni almeno fino alla scadenza naturale della legislatura regionale”. Continuano: “Troviamo alquanto singolare dover constatare che, mentre da un lato la società ha cinicamente avviato la procedura di licenziamento dei lavoratori di Sistema srl, dall'altro abbia convocato una riunione con i sindacati (andata deserta per l’assenza delle OO.SS), per predisporre un ipotetico regolamento sulle promozioni del personale e per definire la disciplina retributiva delle numerose figure apicali presenti in azienda. Il tutto con la totale indifferenza della Regione Abruzzo. La stessa TUA Spa ha avviato, nello scorso mese di febbraio (quindi in piena campagna elettorale) una procedura concorsuale afferente l’assunzione di n.79 persone, nonostante l’obbligo normativo di attingere alla piattaforma ANPAL istituita in osservanza alla L. 175/2016 (legge Madia)”. Grippa (designata dal M5S nella Commissione Trasporti) e Castaldi (segretario del Consiglio di Presidenza del Senato), pongono una serie di domande sui motivi per cui solo i 46 lavoratori di Sistema srl dovrebbero pagare scelte produttive e di controllo sbagliate ed inefficaci:” Come si è concretizzato il controllo del socio di maggioranza (ARPA/TUA), che avrebbe avuto il diritto/dovere di vigilare sulla gestione amministrativa di Sistema, a tutela delle proprie quote che sono risorse finanziarie della collettività abruzzese? Cosa ha fatto il socio di maggioranza (ARPA/TUA) per evitare che le risorse finanziare (400.000 euro), destinate alla realizzazione del terminal di Lanciano, non andassero perse a causa di una cattiva gestione? In cosa è consistita la vigilanza ARPA/TUA, quando si determinava il licenziamento dell’unico dirigente di Sistema con una procedura errata che è costata 350.000 euro? Quali azioni di responsabilità penali/civili sono state intraprese dal socio di maggioranza contro i responsabili di queste azioni? L’unica proposta, sin qui conosciuta, è stata l’attuazione di un part time del 56/60% per i lavoratori di Sistema srl, senza neanche il rinnovo del contratto di servizio (in regime di proroga dal 2013), men che mai la presentazione di un piano di impresa atto al rilancio aziendale.” Mentre TUA Spa si “balocca”, attardandosi in discussione riguardanti il regolamento per l’avanzamento di carriera, il conferimento a Sangritana spa delle linee commerciali, profluvi di parole e ipotesi ufficiose su Sistema srl, il liquidatore della stessa ha attivato la procedura di licenziamento collettivo che metterà sul lastrico 46 famiglie. le quali non hanno alcuna colpa delle scelleratezze compiute da altri nel passato. Proprio rispetto a questo dramma occupazionale e sociale che si sta consumando, il cui epilogo peraltro era stato ampiamente previsto come conseguenza di omissioni di vigilanza e controllo, e di scelte produttive sbagliate i due parlamentari M5S concludono: “Abbiamo posto estrema attenzione sulla vicenda, che sarà monitorata in tutte le sue fasi di svolgimento, e chiederemo conto di queste scelte, incomprensibili e dannose per gli operai e per le loro famiglie, ai responsabili politici. Daremo battaglia affinché si possa pensare ad un loro ricollocamento, anche in base a quanto previsto dalla norme vigenti in materia di lavoro”
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