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Data: 16/05/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Uil, Lombardo rieletto segretario generale Abruzzo

ROCCA SAN GIOVANNI È una Uil Abruzzo «forte e carica» quella che esce dal X Congresso regionale che si è concluso ieri all'Hotel Villa Medici di Rocca San Giovanni, e che ha confermato la sua piena fiducia a Michele Lombardo, il segretario generale rieletto per i prossimi anni alla guida del sindacato, insieme ad una segreteria composta da Fabiola Ortolano, Clara Ciuca, Alberto Stampone e Alessandro Roselli, e al tesoriere Alfredo Moschettini.Due giorni molto intensi, nel corso dei quali tutti i problemi del lavoro sono stati toccati, alla presenza di varie autorità: dal vicepresidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, all'assessore regionale al Bilancio e alla Sanità, Silvio Paolucci, passando per il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio. Presenti anche i segretari regionali di Cgil, Sandro Del Fattore, e della Cisl, Leo Malandra, e il direttore della Cna, Graziano Di Costanzo. Ma soprattutto, a Rocca San Giovanni c'era anche lo stato maggiore della Uil, nazionale che non ha fatto mancare supporto e condivisione al termine di un percorso congressuale regionale iniziato a febbraio: dal segretario generale Carmelo Barbagallo ai confederali Guglielmo Loy, Antonio Foccillo e Domenico Proietti, fino all'organizzativo Pierpaolo Bombardieri. Tanti i punti toccati da Michele Lombardo nel corso della sua relazione. Tra cui la sfida di Industria.4 e «le politiche ancora più urgenti per evitare crisi industriali che, come nel caso della Honeywell, hanno segnato pesantemente la nostra regione». Centrale anche un settore come l'edilizia, che per Lombardo deve «tornare ad essere realmente centrale in una regione che è pur sempre il "più grande cantiere d'Europa"». Anche Barbagallo ha parlato della Honeywell: «Bisogna creare regole europee e internazionali», ha detto, «per evitare che le multinazionali facciano inaccettabili scelte unilaterali. Se queste imprese decidono di delocalizzare devono prima restituire tutti i vantaggi economici, fiscali e contributivi di cui hanno beneficiato operando nei nostri territori».

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