CHIETI Nella sua Chieti lo ricordano in tanti come un signore per bene e d'altri tempi. Colto, elegante, arguto e con una grande passione per la sua terra e per la politica. Che, seppure in maniera defilata, non ha abbandonato fino alla fine. L'ex presidente della Regione Giovanni Pace è morto nel tardo pomeriggio di ieri, a 84 anni, nella sua casa di Borgo Marfisi, a Chieti alta. La camera ardente è stata allestita ieri sera nella sede della Provincia, in corso Marrucino. È aperta al pubblico da questa mattina alle ore 8. Ci saranno la moglie, Maria Troiani, e i tre figli Carolina, Elvira e Giancarlo. E ci saranno i tanti che, al di là del colore politico, hanno visto in lui per anni un punto di riferimento in momenti difficili. La sua carriera politica è iniziata con i 15 anni da consigliere comunale a Chieti, dal 1960 al 1975, con il Movimento Sociale, partito che insieme a Marino Solfanelli e Nicola Ucci portò a Chieti e provincia e poi contribuì a fondare a livello regionale. Dal 1990 al 1993 entrò a far parte del collegio dei revisori dei conti del Comune di Chieti. La sua permanenza tra i revisori fece sì che venissero alla luce pezzi importanti della tangentopoli teatina che travolse la giunta democristiana di allora. Nel 1994 è stato eletto per la prima volta deputato nelle file del Movimento Sociale, poi rieletto nel 1996 in parlamento con Alleanza Nazionale, in entrambi i casi nel collegio elettorale di Chieti. L'anno 2000 lo vede vincere le elezioni regionali con la Casa delle libertà contro il presidente uscente Antonio Falconio. È stato presidente della giunta regionale fino al 2005, quando è stato sconfitto da Ottaviano Del Turco. È stato poi consigliere regionale d'opposizione fino al 2008, quando è caduta la giunta del suo successore. Da allora ha lasciato la politica attiva, continuando comunque a rimanere a servizio del centrodestra. L'inchiesta sulla sanitopoli abruzzese, che decretò la fine del governo Del Turco, toccò marginalmente anche Pace. Ma lui ne uscì pulito.Dal punto di vista lavorativo, aveva iniziato la professione come geometra, per diventare poi dottore commercialista. In molti a Chieti ricordano lo studio associato aperto da geometra a palazzo de Mayo, insieme all'ex sindaco Nicola Cucullo. Con Cucullo Pace collaborò a lungo anche dal punto di vista politico. Da dottore commercialista ha aperto invece uno studio in piazzale Marconi, a Chieti Scalo, dove ha lavorato fino all'ultimo.La notizia della sua morte ha subito fatto il giro della regione. Il primo a mobilitarsi è stato il consigliere regionale teatino Mauro Febbo, nato politicamente proprio sotto l'ala di Pace. È stato lui a telefonare al presidente della Provincia Mario Pupillo per far allestire la camera ardente in Provincia. «È un giorno di grande dolore», ha detto Febbo, «per Chieti e per l'intero Abruzzo, che perdono un grande uomo». I funerali si terranno domani alle 16 nella cattedrale di San Giustino.