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Data: 23/05/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Berardinetti assessore più deleghe a Mazzocca

L’AQUILA In attesa della seduta di Consiglio di venerdì, con all’ordine del giorno la mozione di sfiducia nei confronti del governatore D’Alfonso (firmata da Cinque Stelle e parte del centrodestra), la maggioranza prosegue nell’opera di puntellamento. Ieri è diventata ufficiale una notizia attesa: il consigliere di Regione facile Lorenzo Berardinetti (nella foto) è stato nominato assessore, con deleghe ancora da stabilire. Contemporaneamente il sottosegretario Mario Mazzocca, di Art.1-Mdp, sarà incaricato con speciale delega di sovrintendere l’Ufficio speciale della ricostruzione del sisma 2016-2017. Si completa in questo modo il rimpasto resosi necessario dopo le dimissioni di Andrea Gerosolimo e Donato Di Matteo (stesso gruppo di Berardinetti). L’altra casella libera è stata occupata da Giorgio D’Ignazio, acquisito dalla minoranza. A Maurizio Di Nicola sono andate le deleghe ai trasporti che aveva Camillo D’Alessandro, eletto deputato. «Ho intenzione - ha dichiarato a caldo Berardinetti - di portare a termine ciò che la Giunta aveva pianificato nel più breve tempo possibile, anche grazie al confronto con gli amministratori locali». «Il compito affidatoci in risposta agli effetti del sisma 2016-2017 ci responsabilizza ulteriormente sul tema della resilienza – ha dichiarato Mazzocca - e ci impone un impegno diretto, costante e continuo. Siamo consci della gravosità del lavoro che ci aspetta, ma siamo altrettanto consapevoli che con il lavoro le situazioni di criticità possono trasformarsi in opportunità di crescita per l’intera comunità». Dura la critica di Mauro Febbo, Forza Italia: «Siamo di fronte a un esecutivo agonizzante che si regge su numeri risicati con una maggioranza composta da consiglieri che pensano esclusivamente ai propri interessi di bottega, rimanendo incollati a quella sedia per qualche mese in più pur di incassare lo stipendio ». Dunque riflettori ora puntati sulla sfiducia: in Consiglio la maggioranza può disporre di 16 voti contro 15, gli occhi sono puntati sull’assessore Marinella Sclocco (di Art.1) a cui la base del partito chiede di staccare la spina.

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