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Pescara, 24/07/2024
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Data: 24/05/2018
Testata giornalistica: Il Centro
«Fusione Ama-Tua, solo annunci». I sindacati del settore trasporto pubblico attaccano il Comune e la Regione

L'AQUILA Tanti annunci, tanti affidamenti presi pubblicamente, nessun atto amministrativo messo in campo. Ci riferiamo ovviamente all'annunciato, atteso e necessario percorso di fusione di Ama Spa in Tua Spa». Lo affermano le segreterie provinciali e Rsa Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasport, Faisa-Cisal, Ugl.«Risale ad Agosto 2017, l'accordo sottoscritto tra il presidente della Regione e l'amministrazione comunale dell'Aquila. Vennero sottoscritti impegni e azioni amministrative da compiere e tempistiche stringenti da rispettare per giungere alla fusione delle due aziende», sostengono i sindacalisti. «A distanza di nove mesi, nulla o quasi č stato fatto e nessuna delle azioni annunciate compiuta e realizzata. Non si ha notizia della necessaria perizia di valutazione di Ama, non č stata estesa la durata dell'affidamento in house ad Ama, nessun atto amministrativo vincolante č stato assunto in sede di consiglio comunale, se non un atto di indirizzo, certo poco utile alla procedura. Nel frattempo si sfugge il confronto nelle sedi deputate con le rappresentanze dei lavoratori. Da quasi un mese giace inevasa la richiesta di convocazione del tavolo della mobilitą. Non chiediamo altro che essere informati sull'avanzamento della procedura. Vorremmo sapere quando il consiglio comunale si esprimerą con atti vincolanti, quando adeguerą la scadenza dell'affidamento Ama a quello di Tua, quando si conosceranno i risultati della perizia asseverata di valutazione di Ama. Č finito il tempo dei rinvii, č inaccettabile l'immobilismo», proseguono i sindacalisti. «Nel frattempo l'Azienda, che come le altre partecipate, si ritrova affidata pro tempore a un amministratore non nominato dall'attuale amministrazione vive di incertezze, di bilanci in rosso, certo non per colpa dei lavoratori, e un futuro incerto per non dire buio. Certo le mancate scelte, i rinvii, i dubbi sulla direzione da prendere non fanno bene all'Azienda, al servizio reso ai cittadini e ai lavoratori in essa impiegati. Noi abbiamo esaurito la pazienza, pretendiamo di essere ascoltati, pretendiamo il rispetto degli impegni assunti».

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