L'AQUILA - "Tanti annunci, tanti affidamenti presi pubblicamente, nessun atto amministrativo messo in campo".
I sindacati tornano all'attacco sulla mancata fusione dell'azienda comunale del trasporto pubblico dell'Aquila, Ama spa, con la società regionale Tua spa.
"Risale ad agosto 2017 l’accordo sottoscritto tra il presidente della Regione Abruzzo e l'amministrazione comunale dell'Aquila", ricordano in una nota congiunta le segreterie provinciali e le rsa aziendali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl.
"Vennero sottoscritti impegni ed azioni amministrative da compiere e tempistiche stringenti da rispettare per giungere alla fusione delle due aziende. A distanza di nove mesi, nulla o quasi è stato fatto e nessuna delle azioni annunciate compiuta e realizzata".
"Non si ha notizia della necessaria perizia di valutazione di Ama, non è stata estesa la durata dell'affidamento in house ad Ama, nessun atto amministrativo vincolante è stato assunto in sede di Consiglio comunale, se non un atto di indirizzo,certo poco utile alla procedura".
"Nel frattempo - proseguono i sindacati nella nota - si sfugge il confronto nelle sedi deputate con le rappresentanze dei lavoratori. Da quasi un mese giace inevasa la richiesta di convocazione del tavolo della mobilità. Non chiediamo altro che essere informati sull'avanzamento della procedura".
"Vorremmo sapere quando il consiglio comunale si esprimerà con atti vincolanti, quando adeguerà la scadenza dell'affidamento Ama a quello di Tua, quando si conosceranno i risultati della perizia asseverata di valutazione di Ama. È finito il tempo dei rinvii, è inaccettabile l'immobilismo. Nel frattempo l'azienda,che come le altre partecipate, si ritrova affidata pro tempore ad un amministratore non nominato dall'attuale amministrazione vive di incertezze, di bilanci in rosso, certo non per colpa dei lavoratori, e un futuro incerto per non dire buio".
"Certo le mancate scelte i rinvii i dubbi sulla direzione da intraprendere non fanno bene all'azienda, al servizio reso ai cittadini e ai lavoratori in essa impiegati. Noi abbiamo esaurito la pazienza, pretendiamo di essere ascoltati, pretendiamo il rispetto degli impegni assunti".
"In alternativa qualora si sia scelto un altro percorso sarebbe corretto che il sindaco e l’assessore tornassero al cospetto dei lavoratori, questa volta non a rassicurare circa un percorso , che oggi pare smarrito, ma magari ad informarli del cambio di rotta e magari a spiegare come continuare a mantenere in vita e pubblica la municipalizzata dei Trasporti", concludono i sindacati.