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Pescara, 24/11/2024
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Data: 24/05/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Anatra zoppa, niente rinvio sentenza del Tar attesa a breve. Tante le incognite: dal caso del seggio 41 alle modalità usate per il riconteggio

Alla luce della pendenza della querela di falso, in relazione ai 400 voti mancanti del seggio 41, il centrodestra ha tentato di intraprendere senza risultati, ieri, la via di un rinvio dell'udienza al Tar sull'anatra zoppa. La sentenza è attesa per questa sera o al massimo per domani mattina. Il ricorso è stato firmato il 21 agosto scorso da Americo Di Benedetto, Maurizio Capri, Emanuela Di Giovambattista, Fabrizio D'Alessandro, Stefano Albano, Stefano Palumbo, Antonio Nardantonio (Pd), Sergio Ianni (Abruzzo civico), Gianni Padovani (Socialisti e popolari), Fabrizio Ciccarelli, Paolo Romano (Il Passo Possibile), Massimiliano Pieri (ad adiuvandum). I giudici dovranno tener conto del riconteggio effettuato dal verificatore (Prefettura) su incarico dello stesso Tar. Il centrodestra ha rimesso una memoria tesa a smontare, pezzo per pezzo, l'opera di riconteggio delle 11 sezioni oggetto del ricorso. Da un punto di vista aritmetico il centrosinistra avrebbe già superato il centrodestra superando il 50% più uno dei consensi. Resta comunque da capire quanto i giudici del Tar vorranno entrare nel merito e soprattutto se valideranno il lavoro del verificatore. Altra variabile è la questione del seggio 41 nel quale per un errore, nel passaggio dai dati provvisori a quelli definitivi sono sparite insomma 401 preferenze ai candidati. Come si ricorderà il Comune aveva presentato una istanza di correzione di errore materiale al Tribunale dell'Aquila che si è dichiarato non competente. Di qui la replica giuridica del Comune con la citazione per falso. Nessun rischio secondo l'avvocato Claudio Verini che le elezioni comunali possano essere annullate in seguito alla querela di falso. La stessa querela agirebbe secondo il legale soltanto sul seggio 41 e non sulle elezioni in toto. Insomma il giudice potrebbe al limite annullare soltanto il verbale del seggio 41 determinando, così, l'annullamento dei 10 voti erroneamente riportati ai candidati sindaci e dei 387 assegnati alle liste a loro supporto, con ripercussioni difficili da prevede.
Per l'avvocato Raffaele Daniele, legale dei controinteressati, l'articolo 34 del codice del processo amministrativo stabilisce che i giudici debbano decidere nei limiti della domanda. Nel caso in questione il riconteggio della Prefettura negli 11 seggi indicati è andato oltre i motivi del ricorso degli esponenti del centrosinistra e, dunque, se ci si limitasse al merito, la coalizione civico progressista avrebbe recuperato un numero di voti non sufficiente a superare la soglia del 50% + 1 dei voti validi, necessari a far scattare l'anatra zoppa. Se ci si attenesse all'oggetto del ricorso i voti che sono stati recuperati dai ricorrenti sono inferiori a quelli utili.

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