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Pescara, 24/07/2024
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Data: 24/05/2018
Testata giornalistica: Il Centro
L'allarme: «Alla stazione è il far west». La rissa di martedì acuisce il malumore dei residenti, il sindaco chiede più sorveglianza al comandante dei carabinieri

GIULIANOVA Lanci di bottiglie, grida disumane, sedie che volavano e tanta paura. Le persone che martedì sera hanno assistito alla rissa scoppiata in piazza della Stazione non hanno ancora dimenticato quei momenti di terrore. Erano da poco passate le 19.30 e tre uomini hanno iniziato a discutere animatamente; in pochi minuti è scoppiata la rissa. Uno dei tre è stato pesantemente aggredito dagli altri due ed ha avuto la peggio, tanto che quando sono arrivati gli agenti della polizia stradale lo hanno trovato ferito e sanguinante. Il grave episodio ha acuito il malumore dei residenti dell'intero quartiere.«Non appena sono stato informato del grave fatto ho contattato il maggiore Vincenzo Marzo, comandante della compagnia di Giulianova», dice il sindaco Francesco Mastromauro, «il quale mi ha riferito che la pattuglia dei carabinieri era già impegnata nel rilievo di un incidente stradale in via Gramsci e quindi non era potuta intervenire, e per questo per sedare la rissa si doveva attendere l'arrivo delle pattuglie da Mosciano e Roseto. Ho chiesto al maggiore Marzo di rafforzare la presenza in zona e di intensificare la prevenzione». Ma questo episodio rischia di non rimanere isolato visto che intorno alla stazione ferroviaria si registra un continuo via vai di tossicodipendenti e che quasi quotidianamente si verificano piccoli episodi di microcriminalità. «Voglio ribadire a gran voce, come faccio dal 2014, che c'è una diffusa percezione di insicurezza dei cittadini a causa di episodi violenti come questo accaduto nella piazza della Stazione», dice Jwan Costantini, consigliere comunale di Forza Italia, «noi a differenza di questa amministrazione, che è rimasta inerme a guardare, ci siamo sforzati di sensibilizzare e affiancare le forze dell'ordine. Abbiamo chiesto un tavolo permanente, finanziato il progetto sicurezza del quartiere Lido, lavorato a stretto contatto con le forze dell'ordine preposte. Più volte ci è stato risposto che Giulianova è una città sicura e poi a distanza di qualche giorno avvenivano incresciosi eventi. Abbiamo inoltre saputo che le delle 52 telecamere installate sul territorio ne sono realmente attive molte meno. Inoltre», aggiunge Costantini, «sono puntate non in zone nevralgiche della città come la stazione, ma sugli immobili di proprietà del Comune».Un grido d'allarme è stato lanciato anche da Gianluca Grimi presidente regionale di Fiepet: «Questi episodi di microcriminalità che si ripetono continuamente sono preoccupanti. Nella zona della stazione girano tanti tossicodipendenti e di conseguenza anche spacciatori. Chiediamo alle forze dell'ordine di aumentare la vigilanza».



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