LANCIANO Autista della Tua preso a calci e pugni. L'uomo, M.D.N., 38 anni, di Lanciano, è stato aggredito da E.M.N., 28enne della Costa d'Avorio con regolare permesso di soggiorno. Teatro dell'aggressione, la stazione vecchia della città. Alle 21 di giovedì l'autobus Tua che fa da spola dalla stazione di San Vito Marina a quella di Lanciano, si ferma nel piazzale della Sangritana alla stazione vecchia. Un ragazzo africano si avvicina all'autista e gli chiede di salire: deve andare alla stazione nuova di via Bergamo, in tutt'altra zona. L'autista, sceso dal bus, mentre chiude lo sportello gli risponde che la sua corsa finiva lì. «È l'ultima corsa di questo turno e la fermata è questa», dice a E.M.N. Per tutta risposta l'ivoriano gli scaglia un pugno in faccia. L'autista cade e il 28enne africano lo riempie di calci. Un'aggressione violenta, inspiegabile, a cui assiste atterrita una ragazza che chiama i carabinieri. Una pattuglia arriva sul posto e ferma il ragazzo di colore. Che, come riportano i militari, dopo l'aggressione non è fuggito, è rimasto nei pressi dei pullman in cerca forse di quello che doveva andare alla stazione in via Bergamo, dove poi avrebbe preso il treno per tornare a Pescara. In caserma, infatti, i carabinieri accertano che l'extracomunitario ha un regolare permesso di soggiorno e risiede a Montesilvano. È uno dei tanti immigrati che ogni giorno raggiunge Lanciano da Pescara. Il giovane viene rilasciato. L'autista Tua, invece, finisce all'ospedale Renzetti dove è rimasto fino a ieri alle 14. Per lui 15 giorni di prognosi, che possono aumentare in base al decorso delle ferite. Riporta infatti molte contusioni, un trauma cervicale (deve portare il collare) e un braccio immobilizzato. Essendo sotto i 20 giorni la prognosi deve procedere con la denuncia per far partire le indagini. I carabinieri hanno comunque fatto rapporto in Procura. Se le lesioni superano i 20 giorni invece si procede d'ufficio, anche senza querela.«Massima solidarietà all'autista», dicono dalla sede Tua, «un episodio grave che non si deve ripetere. Con l'ex questore di Pescara, Paolo Passamonti, stiamo lavorando a un "progetto sicurezza" per garantire l'incolumità dei nostri autisti e dei passeggeri, oltre che per ridurre il tasso di evasione dal pagamento del biglietto sui mezzi pubblici. Il progetto prevede la presenza sui pullman di videocamere di sorveglianza o di un vigilantes e un collegamento diretto con le forze dell'ordine proprio per evitare che accadano episodi di cronaca del genere».