Ora c'è un'indagine ufficiale sul grave episodio di aggressione contro un autista della Tua malmenato alla vecchia stazione di Lanciano da un cittadino della Costa D'Avorio che pretendeva di essere portato nella nuova stazione di via Bergamo. Ieri mattina la vittima della gratuita violenza, M.D.N.(38), pur malconcio, si è presentato alla caserma dei carabinieri ed ha sporto formale querela contro l'ivoriano O.K.A.O.(28), residente a Pescara e in possesso di regolare permesso di soggiorno. L'autista, che ha avuto 15 giorni di prognosi e costretto a indossare il collare oltre ad immobilizzare un braccio per i pugni e calci ricevuti due sere fa, ha raccontato nei mini particolari la brutale aggressione subita mentre si recava al bagno retrostante l'ex stazione di piazzale Dellarciprete. Lunedì un rapporto sarà rimesso in procura che dovrà procedere per i reati di violenza e lesioni. Un attacco improvviso alle spalle contro l'autista con pugni ricevuti alla mandibola e poi scalciato a terra. Tutto ciò nonostante il bus Tua aveva finito la sua corsa, ma l'africano voleva ad ogni costo salire a bordo e farsi portare nel nuovo scalo.
LE REAZIONI
Intanto Tua fa sapere che ha avviato la procedura d'infortunio per l'autista vittima e il presidente Tullio Tonelli dice: «Siamo vicini al nostro dipendente. Con maggiore spinta continuiamo ora a muoverci per portare avanti il progetto sicurezza su tutti mezzi, sia su gomma che ferro». La problematica è seria e sentita visto che episodi analoghi contro autisti, oltre a minacce e sputi contro controllori che invitano i passeggeri, molti extracomunitari, a pagare il biglietto. Difatti pure l'evasione del ticket di bordo rappresenta un'altra emergenza. Insomma fenomeno preoccupante di violenze contro il personale viaggiante che si protrae da anni. I sindacati di categoria erano già intervenuti per porre fine a questi episodi chiedendo maggiori tutele, anche per i passeggeri..