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Data: 27/05/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Mannetti: «Altri cinque parcheggi sotterranei». Dopo San Bernardino tornano in auge anche quelli di Porta Leoni, Sant'Apollonia, Fontana Luminosa, stadio Fattori e via XX Settembre. E in centro le Ztl

L'AQUILA La delibera per la costruzione del parcheggio interrato a San Bernardino, approvata dalla giunta, su proposta dell'assessore alla Mobilità, Carla Mannetti, che riprende la vecchia convenzione già al vaglio nel 2007 della ex amministrazione Cialente, fa discutere. Innanzitutto per una apparente contraddizione: se si vuole svuotare il centro storico dalle auto, dopo la ricostruzione, e per questo il Comune ha il progetto di acquisto di bus elettrici già annunciato dall'assessorato, come si può pensare a un parcheggio sotterraneo nel cuore storico della città?A dire il vero questo è un antico dilemma, da quando l'ex senatore Enzo Lombardi era sindaco tra la fine degli anni '80 e gli inizi '90 e propose il parcheggio interrato sotto a piazza Duomo. Chi la definì una follia, chi un pensiero troppo avanti. Fatto sta che, nonostante l'idea l'avesse ripresa, appena sussurrata, qualche anno dopo anche la giunta Tempesta, il progetto è stato accantonato. Salvo poi che città più importanti, quali Torino, ad esempio, non solo l'ha pensato ma lo ha anche realizzato in prossimità di piazza San Carlo, una delle tre principali piazze del capoluogo piemontese, con piazza Castello e piazza Vittorio Veneto.Ma l'assessore Mannetti prosegue dritta per la sua strada. E, anzi, non solo va avanti con il parcheggio sotterraneo di San Bernardino, ma sta portando avanti anche quello fuori Porta Leoni, quello sotto il ponte di Sant'Apollonia, in via XX Settembre, alla Fontana Luminosa e allo stadio Fattori.Assessore, tutta musica già sentita. Ma questa volta si faranno?«Certo che li faremo. L'Aquila ha un bisogno enorme di parcheggi, prima del terremoto è sempre stato il primo problema. E bisogna farli in centro e in prossimità del centro storico, con collegamenti di navette e tapis roulant».Tapis roulant. Come quello di Collemaggio?«Su ci sono due gruppi di lavoro, uno tecnico e uno legale per risolvere il problema con la M&P, la società che gestisce i parcheggi. Il tapis roulant va riattivato entro la metà giugno. È categorico».E con il contenzioso in atto per il milione di euro che la M&P deve al Comune? Avevano chiesto un allungamento della convenzione di 10 anni per poter pagare il debito.«La convenzione con la M&P scade tra meno di tre anni. E poi ci sarà una nuova gara. Se facessimo come dice la M&P, andremmo incontro a una violazione del Codice degli appalti. La M&P lo sa e si sta ponendo in maniera collaborativa rispetto alla riapertura del tapis roulant».Ma la M&P dice che costa troppo riattivarlo, dovendoci impegnare un personale che stenta anche a mantenere, visto che i parcheggi a pagamento sono scomparsi. Come farà a riaprirlo entro metà giugno?«È un problema della società. Se non lo riaprirà, prenderemo dei provvedimenti. Ma ora siamo in una fase di studio abbastanza sereno e credo che si arriverà a una soluzione».Però non ha risposto sulla chiusura del centro storico alle auto e sui parcheggi interrati, che diventeranno attrattori di traffico.«Il centro storico verrà chiuso, a tempo debito, questo è il nostro Piano della mobilità. Ma con delle Ztl, mentre solo alcune zone saranno totalmente interdette al traffico. Le auto arriveranno fino a un certo punto e poi spariranno nel sottosuolo. Il centro storico sarà pulito».Ma la convenzione con Orione per San Bernardino l'avete rispolverata voi, oppure la società vi ha costretti?«Assolutamente no. L'avremmo anche potuta accantonare, non c'erano vincoli legali. Fa parte del Piano. Andrà però riformulata secondo i nuovi criteri e normative antisismiche».

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