TORTORETO Ancora problemi per gli scuolabus di Tortoreto: Impegno civico denuncia la mancanza del mezzo di scorta e le gite a pagamento per le famiglie. L'associazione guidata dall'ex candidato sindaco Franco Rampa, che annovera gli ex assessori dissidenti della giunta Richi, già nel recente passato aveva proposto il ritorno alla gestione diretta del servizio da parte del Comune, giudicando fallimentari le esperienze di affidamento esterno. Ora torna a prendersela con la Angelino, ditta che ha rilevato la gestione del trasporto a gennaio dopo che l'ente ha annullato la convenzione con la Fratarcangeli, attaccando anche l'amministrazione.«Rileviamo, ancora una volta, che gli scuolabus continuano a non garantire la sicurezza dei ragazzi mentre il Comune non sta facendo rispettare il capitolato speciale d'appalto per il servizio di trasporto scolastico e assistenza degli alunni delle scuole», sostiene Impegno civico, che spiega: «Nel corso di questa settimana, gli alunni della scuola primaria di Tortoreto Paese a fine lezione non sono stati accompagnati a casa dallo scuolabus, sembra a causa della rottura del vetro posteriore. Così i genitori sono dovuti andare a riprendere i ragazzi a scuola, nonostante la ditta sia tenuta a mettere a disposizione del Comune due mezzi di scorta. Inoltre, rileviamo che lo scuolabus con i vetri rotti il giorno seguente circolava per Tortoreto con un pannello sovrapposto allo squarcio, senza garantire il rispetto dei minimi requisiti di sicurezza. E' evidente a tutti che non è stato sostituito neppure successivamente col mezzo di scorta».Poi sulle gite: «Nel capitolato d'appalto si legge che la ditta dovrà svolgere il normale trasporto extrascolastico, senza ulteriori costi aggiuntivi per il Comune, per gite, visite guidate, viaggi d'istruzione fino ad una percorrenza aggiuntiva di 10mila chilometri. Ci chiediamo, allora, come mai il prossimo 4 giugno i ragazzi delle nostre scuole dovranno pagare il biglietto del treno per andare da Tortoreto Lido a Giulianova e poi salire a piedi fino a Giulianova paese. Ci chiediamo, inoltre, come mai per andare a teatro a Teramo le famiglie dei ragazzi abbiano pagato per il trasporto».